Riparte l'emigrazione italiana. In tre anni 500mila giovani lasciano il Paese
Aumenta il numero degli italiani nel mondo. Secondo il rapporto Migrantes, al primo
gennaio 2012 gli iscritti all'Anagrafe degli italiani residenti all'estero erano oltre
4 milioni e duecentomila, circa 93mila persone in più rispetto al 2011. Dati comunque
in difetto, secondo gli estensori dell’indagine, perché non è possibile contare tutti
coloro che emigrano. Alessandro Guarasci:
Gli emigrati
incidono per il 6,9% sulla popolazione residente in Italia. Ma se calcoliamo gli oriundi
arriviamo a oltre 60 milioni. Il 47% degli italiani all'estero sono donne e quasi
il 16 per cento sono minori. Ma l’emigrazione, negli ultimi anni, sta cambiando forma.
Mons. Giancarlo Perego, direttore della Fondazione Migrantes:
“In
tre anni 500mila giovani, soprattutto dal sud, hanno scelto un altro Paese al mondo
per mettere a frutto i propri studi, la propria professionalità. Cresce soprattutto
un’emigrazione che diventa e può diventare un valore aggiunto per la crescita del
nostro Paese; persone che sono presenti nella storia economica, culturale e sociale
in questo mondo ormai globalizzato”.
Il 53,3% è partito dal Meridione e
quasi il 55 per cento si trova in Europa. Le principali nazioni d’approdo sono Argentina,
Germania e Svizzera. E proprio la Svizzera è la meta di tanti piccoli imprenditori,
che lì vanno perché c’è meno burocrazia e le tasse sono più basse. Franco Plutino,
presidente delle Acli Svizzera:
“Specialmente anche in Ticino è un fenomeno
che si sta verificando molto intensamente in questo periodo. La conoscenza e la formazione
permettono senz’altro a piccoli imprenditori che vogliono sfruttare questi meccanismi
di aprire attività interessanti”.
Energie che vanno via e che bisogna far
tornare se si vuole davvero far ripartire il Paese.