Padre Lombardi: elucubrazioni giornalistiche le ipotesi di dimissioni del Papa
Sulla vicenda della diffusione di documenti vaticani riservati, per la quale è agli
arresti l’aiutante di Camera del Papa, Paolo Gabriele, ieri il direttore della Sala
Stampa vaticana, padre Federico Lombardi, ha avuto un nuovo incontro con i giornalisti.
Il servizio di Giancarlo La Vella:
Il caso dei
documenti vaticani rubati continua a suscitare l’interesse della stampa, ma il quadro
della situazione - ha detto padre Lombardi - sarà più chiaro dopo l’inizio delle indagini
e degli interrogatori formali, che per ora sono a livello preliminare. Gli organi
interessati a questa fase sono la magistratura vaticana e la Commissione cardinalizia.
Sarà un momento decisivo, quello, per chiedere la possibile collaborazione della magistratura
italiana. Il direttore della Sala Stampa ha riferito poi che l’unico accusato, Paolo
Gabriele, ha avuto (ieri) un nuovo colloquio con i suoi legali, che starebbero per
presentare un’istanza di libertà vigilata o arresti domiciliari per il loro assistito,
che al momento si trova in una camera di sicurezza in Vaticano. Nuova smentita, inoltre,
allo stato attuale delle indagini, sulla presenza nell’abitazione di Gabriele di plichi
già pronti ad essere spediti a specifici destinatari, ma - ha detto padre Lombardi
- il materiale trovato in possesso dell’aiutante di Camera del Papa è ancora in fase
di studio e di catalogazione. E’ importante che la comunicazione su questo evento,
doloroso per il Papa e la Chiesa - ha detto padre Lombardi - sia ispirato a criteri
di estrema verità:
“Mi pare che una linea di volontà di verità, di volontà
di chiarezza, di volontà di trasparenza, questa – anche se con dei tempi graduali
– fa i suoi passi, e quindi onestamente ritengo che stiamo cercando di gestire questa
situazione nuova: cerchiamo la verità, cerchiamo di capire che cosa oggettivamente
sia successo. Però, prima bisogna capirlo con sicurezza, anche per rispetto delle
persone e della verità”.
Rispondendo ai giornalisti ad una domanda sulla
sfiducia nei confronti dell’ex presidente dello Ior, Ettore Gotti Tedeschi, il direttore
della Sala Stampa ha sottolineato che la decisione è stata comunicata dal Consiglio
di Sovrintendenza dell’Istituto e non c’è mai stata una colazione d’affari, come riportato
da alcuni organi di stampa, tra il segretario di Stato, cardinale Tarcisio Bertone,
e un gruppo di esperti di finanza.
Infine, domande anche su notizie pubblicate
in merito all’ipotesi di dimissioni del Papa. Si tratta di elucubrazioni di alcuni
giornalisti - ha detto padre Lombardi . La Curia - ha concluso - continua a esprimere
solidarietà al Pontefice e a operare in piena comunione con il Successore di Pietro:
“E’
proprio il momento e la situazione in cui dimostrare la stima, l’apprezzamento per
il Santo Padre, per il suo servizio, la piena solidarietà con lui e quindi dimostrare
anche unione, unità e coerenza nel far fronte a questa situazione”.