Mosca: il metropolita Hilarion incontra i vertici di Aiuto alla Chiesa che Soffre
«In un mondo segnato dal materialismo e dal consumismo, cattolici e ortodossi hanno
una missione comune». Così il metropolita Hilarion di Volokolamsk ha aperto l’incontro
con i vertici di Aiuto alla Chiesa che Soffre (Acs). Nel giorno di Pentecoste, a Mosca,
il capo del dipartimento per le relazioni esterne del Patriarcato moscovita ha ospitato
il barone Johannes von Heereman, presidente esecutivo della Fondazione pontificia,
l’assistente ecclesiastico di Acs, padre Martin Barta, ed il responsabile internazionale
della sezione Russia, Peter Humeniuk. «L’unione eucaristica tra le nostre due Chiese
non si realizzerà in pochi anni - ha affermato Hilarion – ma non dobbiamo aspettare.
Bisogna agire subito». Il vescovo ortodosso ha espresso in più occasioni la sua preoccupazione
per la condizione dei cristiani in Medio Oriente e nei Paesi a maggioranza islamica,
dove «la situazione dei fedeli peggiora drammaticamente». Un tema ovviamente emerso
nel colloquio con Aiuto alla Chiesa che Soffre che sin dalla sua fondazione nel 1947
è sempre stata al fianco della Chiesa perseguitata. Nella difesa delle minoranze cristiane
si manifesta da tempo «un’alleanza strategica» tra cattolici e ortodossi. Ma occorre
intervenire anche in altri campi. Ad esempio nel fronteggiare quelle tendenze che
nelle moderne società secolarizzate sono in contrasto con valori cristiani fondamentali,
quali il matrimonio, la famiglia e la difesa della vita. Per questo il “ministro
degli esteri” di Kirill auspica in futuro ulteriori momenti di confronto tra le due
Chiese sorelle: «per perseguire nuovi approcci e liberarci dai fardelli del passato».
Il barone von Heereman ha garantito la piena collaborazione di Acs ed ha ringraziato
Hilarion per le sentite parole di riconoscenza alla Fondazione pontificia. Da più
di 20 anni Acs sostiene la Chiesa ortodossa russa - a cui nel 2010 ha donato 700mila
euro – e promuove numerosi progetti interconfessionali, a testimonianza del grande
impegno ecumenico dell’Opera. «Saremo sempre grati ad Aiuto alla Chiesa che Soffre»,
ha detto il presule russo prima di concludere l’incontro con un ultimo invito: «Di
fronte alle grandi sfide che attendono le nostre due comunità, è importante guardare
al futuro insieme». (R.P.)