Nigeria: documento di mons. Onaiyekan sulla crisi con Boko Haram
“I conflitti definiti come religiosi sono spesso il risultato di manipolazioni politiche
e di rivalità fra gruppi contrapposti; questo spiega anche perché la religione può
diventare facilmente un catalizzatore di emozioni al servizio di qualsiasi tipo di
causa”. Spiega così, mons. Onaiyekan, la situazione di conflitto che la popolazione
Nigeriana sta vivendo in questo periodo storico. In un documento intitolato “Il conflitto
e la pace in Nigeria: il ruolo della religione tra disperazione e speranza”, l’arcivescovo
di Abuja fa un’analisi della situazione sociale e politica della Nazione africana.
Centrale nella sua tesi è la riflessione sulla crisi nei rapporti con la setta musulmana
Boko Haram, organizzazione terroristica che mira ad imporre la legge islamica nel
Paese. Secondo mons. Onaiyekan, il conflitto religioso è strumentalizzato ai fini
della conquista di un’egemonia che mina la convivenza pacifica tra le fedi. Il documento,
presentato a Nairobi, in Kenya, durante un incontro del Consiglio africano dei capi
religiosi, contiene un appello al governo in carica affinché promuova e favorisca
il dialogo tra i soggetti politici per fronteggiare questa minaccia alla Nazione.
Dal 2009 i numerosi attentati attribuiti al gruppo armato Boko Haram hanno causato
oltre 1200 vittime. Il presidente nigeriano Goodluck Jonathan ha ieri annunciato ulteriori
investimenti sulla sicurezza da parte del governo, mirati a superare a breve la crisi.
(A.C.)