2012-05-28 14:16:52

Tibet. Ancora proteste e auto-immolazioni: ieri due giovani si sono dati fuoco a Lhasa


Due giovani si sono dati fuoco ieri in Tibet, come segno di protesta contro la repressione del governo cinese. L’episodio è avvenuto davanti al tempio buddhista di Jonkhang, importante luogo di culto di Lhasa, la capitale della Regione Autonoma del Tibet. Tobgye Tseten, uno dei due giovani, è morto a causa delle gravi ustioni riportate, mentre il secondo uomo è sopravvissuto. La politica di serrato controllo sulla comunità tibetana adottata dal governo di Pechino, anche in merito alle pratiche di culto, ha scatenato negli ultimi anni forti reazioni, provocando l’auto-immolazione di almeno 35 persone a partire dal 2009. Già lo scorso novembre il Dalai Lama era intervenuto in riferimento a questi gesti estremi, denunciando l’azione del governo cinese come un’operazione di “genocidio culturale” nei confronti del popolo tibetano. In seguito a tali affermazioni, le autorità cinesi avevano additato il leader spirituale tibetano come un “terrorista separatista”, accusandolo di fomentare i suicidi dimostrativi. L’atto autolesionistico dei due giovani, riferito dall’agenzia cinese Xinhua, è stato così commentato dal portavoce del Ministro degli esteri cinese, Liu Weimin, in una conferenza stampa a Pechino: le auto-immolazioni in Tibet non avranno successo poiché, essendo fatte per ragioni politiche, non sono “popolari”. (A.C.)







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