2012-05-28 15:20:39

Anarco-insurrezionalisti italiani minacciano attentati alle Olimpiadi di Londra


Sulle Olimpiadi di Londra si allunga l’ombra del terrorismo; non quello di Al Qaeda, ma della Federazione anarchica informale (Fai), il gruppo italiano che ha rivendicato l'attentato contro l'amministratore delegato di Ansaldo nucleare, Roberto Adinolfi. Annunciata una “guerra di bassa intensità” per disturbare la manifestazione sportiva. Ad annunciarlo la stampa britannica, che ha parlato pure di un'azione di sabotaggio che la scorsa settimana ha gravemente danneggiato i servizi ferroviari da e per Bristol. Sull’attendibilità di questa minaccia, Salvatore Sabatino ha sentito Maurizio Calvi, presidente del Centro Alti Sudi Lotta al Terrorismo:RealAudioMP3

R. - Gli anarchici, intanto, hanno una loro storia in Grecia, in Italia, in Francia, ma anche in Spagna. Sono gruppi che hanno una sorta di legame tra loro, anche se poi producono terrore in maniera autonoma, e ogni gruppo ha una sua impostazione, e regole di carattere interno che li rende molto differenti. Per cui un possibile processo di insicurezza sulle Olimpiadi ovviamente pesa. Credo che questa sia una minaccia che sta in piedi.

D. - Questi gruppi stanno alzando la testa in Europa, nei Paesi che, non a caso, subiscono maggiormente la crisi economica. Oltre alla crisi, ci sono altri motivi che possono essere cause scatenanti di questo fenomeno?

R. - L’elemento scatenante è sempre l’insicurezza sociale, ovviamente aggravata da circostanze drammatiche come quelle attuali. Quindi tanto più forte è l’insicurezza sociale ed economica, tanto più forte è la loro dimensione che produce insicurezza.

D. - Soffermandoci sull’Italia: c’è il pericolo che si creino innesti tra questi gruppi e le organizzazioni mafiose?

R. - Il Fai non ha mai avuto elementi di contiguità con la mafia. Però c'è da dire che in Italia, i grandi momenti di transizione politica, sono stati sempre segnati in maniera irrimediabile da una stagione stragista. La gestione della paura è una strategia tradizionale per orientare il consenso politico. Nel ’92-’93, ad esempio, passavamo dalla Prima alla Seconda repubblica. Anche oggi, passiamo dalla Seconda alla Terza. Sono tutti momenti di passaggio importanti, per cui a mio avviso, nei prossimi mesi potranno crescere gli attentati e potrà crescere un nuovo leader, oppure un leader di nuovo, e ovviamente in un clima di confusione generale, bastano poche parole semplici dai toni forti, per spostare l’attenzione e governare l’emozione.

D. - Invece le grandi organizzazioni terroristiche internazionali, possono trovare terreno fertile in questi gruppi?

R. - A mio avviso, ad esempio, Al Qaeda, non approfitta dei grandi eventi, come le Olimpiadi in questo caso, per attaccare. Al Qaeda stessa produce il grande evento mediatico. Per cui le Olimpiadi dovrebbero essere sicure.







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