Monti contestato a Bergamo. Il premier: combattiamo l'evasione ma no a istanze secessioniste
Contestazione della Lega durante la visita del premier Mario Monti all’Accademia della
Guardia di Finanza a Bergamo. Monti arriva nelle terre bergamasche, dove i consensi
per il Carroccio alle ultime politiche arrivavano anche al 60%. E subito uno striscione,
legato a un aereo, appare in cielo la scritta ''Basta basta tasse'', mentre un gruppo
di persone fischia il suo intervento. Monti però contrattacca le ''superficiali istanze
separatiste'' e condannando l'evasione che colpisce proprio il Nord. Il premier poi
si propone come vero interprete della 'questione settentrionale', usando la prima
persona quando parla delle istanze dei ''cittadini del Nord'', spesso penalizzati
nella competitività internazionale delle imprese per le sacche di grande evasione
che si annidano ovunque nel Paese e forse più in altre parti del Paese che nel Settentrione.
Intanto il leader del Pdl Alfano promette novità e annuncia che già dalle prossime
settimane sarà abolito il listino bloccato e promette le primarie per scegliere i
candidati. Fermento anche nel centrosinistra. Il segretario di Sel Nichi Vendola
chiede al Pd di convocare gli stati generali del centrosinistra. “Bersani dice di
no? Io e Di Pietro andiamo da soli”. Un ultimatun respinto dai moderati del Partito
democratico che guardano piuttosto a Casini. E fa discutere l’ennesimo uscita di Grillo.
“Arriveremo a Roma, bomba o non bomba” annuncia dal suo blog il comico, che definisce
“probabile" un ritorno stagione stragista