2012-05-25 16:12:16

Bolivia: no dei vescovi al progetto di legge sulle unioni omosessuali


I vescovi della Bolivia oppongono un fermo rifiuto al progetto di legge presentato di recente all’Assemblea legislativa che vuole legalizzare le unioni omosessuali (“Uniones de convivenza”) nel Paese. Per i vescovi il provvedimento è una “grave minaccia alla famiglia”, così come intesa dalla saggezza dei popoli originari della Bolivia, dalla tradizione culturale della società boliviana e dal pensiero cristiano. In questo senso si esprime un comunicato diffuso a margine della loro Assemblea plenaria, nel quale i presuli ricordano che il matrimonio per sua natura e finalità non può essere che “l’unione tra un uomo e una donna” aperta alla vita. Proprio “in quanto struttura sociale fondamentale e insostituibile, basata sulla natura dell’uomo – sottolinea con forza la nota - essa non può essere modificata né dalla Chiesa né dallo Stato”. Infatti, “l’unione omosessuale e il matrimonio non hanno la stessa rilevanza per il bene comune”, data l’incapacità della prima “di dare la vita, assicurare lo sviluppo pieno dei figli e garantire la continuità della società”. Non riconoscere l’accesso allo status matrimoniale alle coppie omosessuali, precisano i vescovi della Bolivia, non implica peraltro “né l’emarginazione né l’esclusione di queste persone” in quanto “ogni essere umano, come figlio di Dio, merita di essere rispettato nella sua dignità e nei suoi diritti fondamentali”. Di qui, in conclusione, l’appello al popolo boliviano “a difendere i principi del matrimonio e della famiglia come istituzioni, che attraverso la convivenza armonica, la procreazione e l’educazione dei figli, promuovono l’autentica felicità umana e contribuiscono alla stabilità e alla continuità della società”. (L.Z.)







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