2012-05-25 14:15:11

America Latina: incontro in Argentina sul traffico di esseri umani


Il traffico di esseri umani è stato il tema del XXVII Incontro delle “Diocesi di Frontiera", che dal 21 al 23 maggio, ha riunito i rappresentanti di diocesi di Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay, nella città di Gualeguaychú, in Argentina. Nel testo conclusivo dell’incontro, riportato dall’Agenzia Fides, si legge che “il traffico di esseri umani è finalizzato allo sfruttamento commerciale della persona per scopi sessuali, di lavoro o per il furto e la vendita di organi. Prende forma dalla criminalità organizzata e ha una struttura ‘imprenditoriale’, gestisce una grande mobilità di persone e considera l'essere umano come un bene trasferibile e di mercato, secondo la legge della domanda e dell'offerta. La sua crescita allarmante si riflette in un movimento annuale di denaro che supera quello del traffico delle armi, e la rende la seconda attività criminale più redditizia al mondo dopo il traffico di droga”. I vescovi spiegano molto chiaramente che “la tratta significa coinvolgere una persona, spostarla, costringerla, venderla, minacciarla, violentarla, usarla e scartarla. Si parla di violenza fisica, psicologica, con l'inganno o il ricatto, a volte con l'intervento di parenti o persone con le quali la vittima è emotivamente legata. Il turismo sessuale infantile opera sia nella cosiddetta zona del triplice-confine come nelle principali città e assicura adolescenti e bambini per le prestazioni sessuali degli stranieri. In molti casi sono venduti ad altri Paesi in America e in Europa occidentale, secondo le ripetute denunce dell'Organizzazione Internazionale delle Migrazioni, dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro e delle organizzazioni della società civile che si battono valorosamente contro questi crimini”. Dopo aver richiamato questa tragica realtà, il documento propone i valori cristiani come segno di speranza e l'impegno della Chiesa a lottare contro questa situazione difficile. Infine il documento, firmato il 23 maggio, esprime l'impegno di tutti i partecipanti a far conoscere questa terribile situazione, a denunciare i casi, a promuovere la famiglia come primo centro di protezione, a lavorare al fianco di coloro che già sono impegnati sul campo e a manifestare insieme questo impegno. (F.S.)







All the contents on this site are copyrighted ©.