Vietnam. In carcere 4 studenti cattolici: promuovevano libertà religiosa e tutela
della vita
Condannati al carcere per “propaganda contro lo Stato”: è la sorte di 4 studenti cattolici,
processati oggi da un tribunale di Hanoi per un reato che il Codice Penale punisce
con pene detentive fra 3 e 20 anni. Duong Van Dau, Tran Huu Duc, Chu Manh Son e Hoang
Phong, tutti fra i 23 e i 25 anni, provengono dalla piccola comunità cattolica nella
provincia di Nghe An ed erano stati arrestati lo scorso anno con l’accusa di essere
dei “sovversivi”, per aver distribuito volantini contro il regime comunista. Tali
volantini, riferisce una fonte di Fides, promuovevano la libertà di religione e di
espressione, la lotta all’aborto, la donazione di sangue, gli aiuti a orfani e vittime
di catastrofi naturali. Dopo un’udienza di mezza giornata, il tribunale ha inflitto
pene detentive di tre anni e sei mesi a Duong Van Dau, tre anni e tre mesi a Tran
Huu Duc, e tre anni a Chu Manh Son, disponendo inoltre per loro gli arresti domiciliari
per i successivi 18 mesi. Al quarto imputato, Hoang Phong, è stata comminata una pena
detentiva di 18 mesi, poi sospesa. Un ampio schieramento di poliziotti armati ha presidiato
oggi l’ingresso al tribunale, dove si sono assiepati centinaia di sostenitori, in
maggioranza cattolici, che dimostravano solidarietà ai quattro accusati. Associazioni
locali e Ong internazionali come Human Rights Watch hanno condannato il processo ad
attivisti, mandati in carcere “solo per aver espresso le proprie idee”. Secondo il
Rapporto annuale 2012 di Amnesty International, diffuso quest’oggi, in Vietnam, proseguono
gravi restrizioni alla libertà di espressione e di associazione. Gli individui più
a rischio, denuncia Amnesty, sono gli attivisti pro-democrazia e quanti promuovono
riforme sui diritti del lavoro, o domandano diritti delle minoranze etniche e religiose.
Per accusarli, e per scoraggiare il pacifico dissenso, le autorità usano, in particolare,
l'articolo 79 del Codice penale (“sovversione dello stato”) e l'articolo 88 (“propaganda
contro lo stato”). Nel 2011 hanno avuto luogo nove processi, per circa 20 dissidenti,
e 18 uomini sono stati arrestati, fra i quali 13 attivisti cattolici. (R.P.)