2012-05-24 14:15:33

Nicaragua. Monito dei vescovi: no al riconoscimento legale delle unioni gay


La Chiesa in Nicaragua non accetterà l’eventuale riconoscimento delle unioni omosessuali nel Nuovo Codice di Famiglia attualmente all’esame del Parlamento. Lo ha dichiarato martedì a una conferenza stampa il segretario della Conferenza episcopale mons. Silvio Báez, commentando una proposta in tal senso presentata la settimana scorsa dall'ex guerrigliero sandinista Omar Cabezas, oggi procuratore per i diritti umani, e sostenuta dai movimenti omosessuali. "Dio ha creato l'essere umano maschio e femmina a sua immagine e somiglianza, affidandogli il compito di riprodursi per assicurare la continuità dell'umanità", ha affermato il presule ripreso da diversi quotidiani locali. "Questa è la nostra visione cristiana, che difendiamo e offriamo umilmente alla società”. Mons. Baez ha quindi esortato i fedeli ad "essere vigili” perché il nuovo codice non tocchi “punti sensibili della nostra società", affermando che la Chiesa “rifiuterà sempre l’introduzione di leggi che sono in contrasto con valori sacri come la famiglia". Sull’argomento è intervenuto nuovamente ieri il presidente dei vescovi mons. René Sándigo: “La famiglia – ha dichiarato - ha il diritto al rispetto della propria identità e questa [l’unione tra persone dello stesso sesso] è una forma di famiglia amorfa e che non risponde alle condizioni base per essere inquadrata nel concetto tradizionale di famiglia”. A sostegno della posizione della Chiesa c’è la Costituzione del Nicaragua, in vigore dal 1987, che riconosce solo il matrimonio o una stabile unione di fatto tra un uomo e una donna. (L.Z.)







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