Mali: i sostenitori dei golpisti vogliono il capo della giunta come presidente di
transizione
Si complica la crisi politico-istituzionale del Mali dopo l’annuncio da parte dei
sostenitori dei militari golpisti dell’investitura del capo della giunta militare,
il capitano Amadou Haya Sanogo, come Presidente della transizione, al posto di Dioncounda
Traoré. Quest’ultimo era appena stato nominato Capo dello Stato del periodo di transizione
della durata di 12 mesi, con l’accordo firmato il 20 maggio. Traoré era stato ferito
il 21 maggio nel corso di un assalto da parte di un gruppo di sostenitori della giunta
militare che aveva preso il potere con il golpe del 22 marzo. Su pressione della comunità
internazionale, e in particolare della Cedeao (Comunità Economica degli Stati dell’Africa
Occidentale), i militari golpisti avevano apparentemente acconsentito a cedere il
potere con l’accordo del 20 maggio. Traoré ha lasciato il Mali ufficialmente per una
serie di esami clinici in Francia, “programmati da tempo”, come ha affermato un portavoce.
L’assalto al palazzo presidenziale è stato guidato dal Coordinamento delle Organizzazioni
Patriottiche del Mali (Copam) che è la stessa sigla che ha organizzato l’incontro
dei sostenitori della giunta militare durante il quale è stato proposto di affidare
la Presidenza al capitano Sanogo. La confusione politica a Bamako allontana pure la
soluzione della crisi nel nord del Paese, in mano a diversi gruppi, di cui uno secessionista
e diversi altri di stampo islamista. L’instabilità nel nord del Mali ha creato, secondo
l’Ufficio Onu per gli affari umanitari (Ocha), 147.000 sfollati interni e 200.000
rifugiati maliani negli Stati confinanti. (R.P.)