Siria: tre civili cristiani uccisi nell’area di Homs
I civili cristiani innocenti sono vittime del conflitto in corso in Siria. Nella cruenta
zona di Homs, dove prosegue il conflitto armato, alcune famiglie cristiane hanno abbandonato
il villaggio di Dmeyneh, interamente cristiano, che si trova sulla strada fra Qusayr
e Homs. Come appreso dall’agenzia Fides, il villaggio è presidiato dalle forze dell’esercito
siriano ma nei giorni scorsi colpi di mortaio di milizie ribelli lo hanno colpito,
uccidendo tre civili cristiani: Hanna Skandafi, 60 anni; suo nipote George Skandafi,
14 anni, e Jessica Layyous, di 13 anni. Dopo i bombardamenti, una ventina di famiglie
cristiane sono fuggite da Dmeyneh, sono attualmente sfollate e non sanno dove andare.
Intanto alcune famiglie cristiane, che erano state cacciate dal villaggio Al Borj
Al Qastal, nella provincia di Hama, sono tornate nel loro villaggio. Le forze dell’esercito
siriano, infatti, hanno preso possesso della zona e gli abitanti cristiani del villaggio
sono potuti rientrare nelle loro case. Lo riferiscono fonti nella comunità greco-cattolica
locale. Come riferito a Fides, padre George Hosh, sacerdote greco-ortodosso, ha detto
che “i fedeli hanno ripreso a pregare”, mentre “fedeli musulmani sunniti e alawiti
dei villaggi circostanti hanno espresso la loro solidarietà, condannando tale incidente”.
Abitanti locali affermano che “gli occupanti erano stranieri ed erano radicali islamici
armati, che hanno sequestrato case in tutto il villaggio e requisito la chiesa per
renderla il loro quartier generale”. Secondo padre George Hosh “erano militanti armati
venuti dalla Turchia, ed altri estremisti islamici di Tunisia, Libia e Pakistan”.
(R.P.)