Gabon: iniziative della Chiesa per porre fine ai crimini rituali
Corsi di educazione al diritto alla vita nei programmi scolastici ed universitari,
diffusione di programmi di sensibilizzazione nelle lingue locali attraverso i media,
ascolto e accompagnamento spirituale delle famiglie delle vittime, attenzione particolare
per i gemelli e gli albini: sono le proposte emerse alla conferenza dibattito organizzata
a Libreville, in Gabon, dalla Commissione diocesana Giustizia e Pace sul tema “ Proteggiamo
la vita rifiutando i crimini rituali in Gabon”. L’incontro, riferisce il portale www.eglisecatholique.ga,
si è svolto sabato scorso all’Istituto Immacolata Concezione e ad esso ha preso parte
anche l’Associazione di lotta contro i crimini rituali. Ad illustrare le origini dei
crimini rituali è stato l’antropologo Ludovic Mba Ndzeng che ha inoltre spiegato come
sono cambiate, nel tempo, le motivazioni di questi abomini, oggi legati alla ricerca
di captazione e potere in vista di un contro-dono per un obiettivo di elevazione sociale.
“Il cristiano, e ogni uomo di buona volontà, ha il dovere di difendere la dignità
umana e i diritti dell’uomo” ha sottolineato il coordinatore diocesano di Giustizia
e Pace padre Simon Nguele Eyene. “La vita è un dono di Dio, nessuno ha il diritto
di attentare alla vita altrui - ha aggiunto padre Eyene richiamando l’esortazione
apostolica Africae Munus -. Uccidere un essere umano costituisce una colpa molto grave
di fronte a Dio e alla società. La morte di una persona per crimine di sangue è abominevole.
Gli autori di questi atti, che restano ancora per lo più impuniti, ne rispondono davanti
a Dio, che ha il potere di giudicare l’omicida”. Attraverso la conferenza dibattito
di sabato scorso, la Commissione Giustizia e Pace dell’arcidiocesi di Libreville ha
voluto attirare l’attenzione dell’opinione nazionale ed internazionale sulla recrudescenza
dei crimini rituali in Gabon e sulle ripercussioni che possono avere sulla stabilità
e la pace nazionale. Fra le tematiche sviluppate l’ordinamento giuridico di fronte
ai crimini rituali, i processi su tali crimini, piste d’azione per strategie nazionali
di lotta. (T.C.)