Cile: la visita del vescovo a Freirina stempera la tensione sociale
La visita del vescovo di Copiapó, mons. Gaspar Quintana, che il pomeriggio di sabato
scorso si è recato nel comune di Freirina dove, insieme al parroco, padre Franklin
Gonzalez, al vicario della zona, padre Mario Campillay, ed a padre Mauricio Arancibia,
ha incontrato i leader locali per conoscere più dettagliatamente i motivi della protesta
in atto, ha contribuito a portare la calma e maggiore serenità, anche se il conflitto
non è stato ancora risolto. Nella Messa celebrata il 1° maggio, il vescovo aveva chiesto
la revisione del salario minimo ed aveva parlato della grave situazione della zona
di Freirina, dove manca l'acqua, la qualità dell'aria è compromessa e c’è un problema
di rispetto dell'ambiente. Secondo quanto riferito dal parroco della zona, padre Franklin
Gonzalez, durante la sua visita del 19 maggio, il vescovo ha ribadito l'importanza
di rispettare la dignità delle persone e il loro diritto a vivere in un ambiente con
aria pura e acqua pulita e abbondante, oltre a discutere le strade da percorrere per
ristabilire il dialogo con le autorità. Nella nota inviata all'agenzia Fides dalla
Conferenza episcopale del Cile si legge che, secondo padre Franklin, la richiesta
principale della comunità è che l'impianto industriale che contamina aria e acqua
con le sue esalazioni, “venga fermato fino a quando non si risolve il problema”, in
quanto non si può continuare con l’emanazione di cattivi odori “che fanno soffrire
la gente, perché non si può sopportare l'aria contaminata. La gente è stanca di questa
situazione e le autorità sono assenti – prosegue il parroco - la popolazione è ancora
in attesa di una risposta. L'unica cosa che chiediamo è una migliore qualità della
vita”. Il conflitto aveva avuto nei giorni scorsi momenti di alta tensione, che hanno
provocato degli scontri con i Carabinieri, con persone ferite ed arrestate, della
cui situazione si è interessato il vescovo durante la visita del 19 maggio. (R.P.)