A Chicago ai apre il vertice Nato: riflettori puntati sull'Afghanistan
Di fronte a minacce imprevedibili e conti nazionali in rosso la Nato cerca di ridefinire
la sua missione. Da Chicago, dove si riuniscono oggi, i leader dei 28 Paesi dell’Alleanza
cercheranno di dare concretezza ad alcuni programmi abbozzati negli ultimi 18 mesi.
Elena Molinari:
A Chicago
si riparte dall’Afghanistan. I Paesi della Nato dovranno ripresentare la strategia
del “dentro insieme, fuori insieme” affermata nel 2010 ma quasi naufragata dopo l’annuncio
del ritiro anticipato francese e australiano. “Il messaggio del summit e’ di un mantenimento
del nostro impegno”, ha infatti gia’ assicurato Rasmussen. Il segretario generale
Nato, insieme a Obama, chiedera’ pero’ agli alleati maggiori contributi finanziari
per le forze afghane, e isistera’ che gli europei integrino i sistemi di difesa europei,
che considerano insufficienti. E’ la Smart Defense, ed e’ il nuovo concetto strategico
dell’Alleanza che porta alla specializzazione degli apparati militari a costi contenuti.
Il primo progetto multinazionale, in cui l’Italia fa parte, e’ l’Alliance ground surveillance,
un sistema di controllo satellitare condiviso da tredici Paesi. Nel vertice sara’
annunciato anche il completamento della prima fase del tanto discusso scudo antimissile
da dispiegarsi in Europa dell’est contro la minaccia di Iran e Corea del nord e motivo
di gelo con la Russia. Buona parte dei leader della Nato sono arrivati a Chicago da
Camp David, dove il G8 si e’ concluso con un trionfo della linea della crescita per
l”eurozona rispetto al solo rigore voluto dalla Germania. Ma resta la condizione che
le regole del compact fiscale vanno rispettate.