Mons. Miglio: immigrati, occasione per rivedere i nostri modelli di sviluppo
“La presenza degli immigrati è una opportunità per rivedere il modello di sviluppo
cui siamo corsi dietro in questi anni, che non è un vero modello di sviluppo completo,
come dimostra la crisi in cui ci dibattiamo, e per adottare un nuovo concetto di laicità,
una sana laicità che non neghi la presenza di Dio ma che sia rispettosa delle persone,
della loro religione e della storia”. Lo ha detto ieri pomeriggio mons. Arrigo Miglio,
arcivescovo di Cagliari e presidente del Comitato per le Settimane sociali dalla Chiesa
cattolica italiana, chiudendo la seconda giornata di lavori di Migramed, il meeting
delle Caritas del Mediterraneo che prosegue fino a oggi nel capoluogo sardo. Mons.
Miglio – riferisce il’Agenzia Sir - ha ricordato che l’ultima edizione delle Settimane
sociali, svoltasi a Reggio Calabria del 2010, si è chiusa con una “Agenda di speranza”,
un cui è inserito il riconoscimento della cittadinanza italiana ai bambini nati nel
nostro Paese da coppie straniere. Ed ha ricordato che “l’Italia non ha ancora ratificato
alcune convenzioni internazionali sui diritti dei migranti e dei rifugiati”. Per il
presidente delle Settimane sociali, “l’inclusione degli immigrati va vissuta dal nostro
Paese come una opportunità di crescita, anche di fronte a una crisi demografica che
avrà tempi lunghi per essere superata”. “La presenza degli immigrati ci stimola -
ha detto - a dare spazio anche alla esperienza religiosa di cui sono portatori” e
a “rivedere il nostro modello di laicità, per favorire la dimensione religiosa nella
società che vogliamo costruire” in quanto “garanzia del pieno sviluppo e realizzazione
dei diritti della persona”. Mons. Miglio ha concluso invitando i cattolici a un “dialogo
tra le religioni con i nostri nuovi compagni di strada”.