Grecia alle urne il 17 giugno. L'incognita di Atene sull'euro agita i mercati
La Grecia tornerà alle urne il 17 giugno. Sul nuovo voto l’incognita per Atene di
restare o meno nell’eurozona. Altra giornata di passione per la moneta unica. Tensione
alta nelle Borse europee. In calo stamane anche quella di Tokyo. Schizza lo spread
Atene Berlino e sale anche quello di Roma e Madrid. Il servizio di Roberta Gisotti:
Sarà
il magistrato, Pikramenos, a guidare il governo provvisorio incaricato di portare
la Grecia a nuove elezioni fissate il 17 giugno. Ieri sera il giuramento del neo premier
nel palazzo presidenziale, cui ha assistito come è tradizione anche l’arcivescovo
di Atene e tutta la Grecia Ieronimos. Stamane sarà la volta dei nuovi ministri, verrà
quindi sciolta appena insediata l’Assemblea degli eletti il 6 maggio scorso ed inizierà
la nuova campagna elettorale. Clima teso, pochi giorni per decidere su due fronti:
quello di centro destra a favore della permanenza della Grecia nell’Unione europea
e nell’eurozona e quello di sinistra con posizioni non chiare e univoche sul futuro
europeo o meno del Paese. Nel mezzo della mischia il leader socialista Pasok grande
sconfitto dall’ultimo voto. E le alchimie politiche potrebbero complicarsi. Dal presidente
della Commissione Europea Barroso in partenza ieri per il G8 a Camp David, la rassicurazione
che Bruxelles farà tutto il possibile per mantenere la Grecia nell’euro, salvo poi
ribadire che il programma di austerità deciso dall’Ue non è modificabile. Cos’ anche
il presidente della Bce Draghi e la cancelliera tedesca Merkel ribadiscono di non
voler lasciare la Grecia alla deriva senza convincere però su come recuperarla. Mercati
monetari in fibrillazione: dalle banche elleniche sono stati ritirati negli ultimi
tre giorni 800 milioni di euro. Lo spread Atene-Berlino è schizzato a 2878 punti e
quello tra i Btp-Bund è volato sopra 450 punti e quello di Madrid ha sfondato i 500
punti. Negativa stamane anche la borsa di Tokio.