Una zona cuscinetto per scongiurare il conflitto, le violenze, i bombardamenti e un
nuovo futuro di guerra: è la richiesta alla base della petizione che le donne sud
sudanesi hanno presentato alle Nazioni Unite e al Segretario generale della comunità
internazionale. “In qualità di principali vittime, assieme ai bambini, delle violenze
e atrocità che si accompagnano ai combattimenti in corso tra esercito di Khartoum
e forze armate di Juba, le donne hanno voluto dire la loro – riferiscono all'agenzia
Misna le giornaliste dell’emittente cattolica ‘Radio Bakhita’ – e hanno chiesto al
Segretario Onu Ban Ki moon di comminare sanzioni a chi, dalle due parti della frontiera,
dovesse violare una zona cuscinetto da ritenere “territorio neutro” fino a quando
i negoziati tra i due Paesi non porteranno al raggiungimento di un accordo”. Il documento,
che porta la firma di attiviste, politici e semplici cittadine è stato recapitato
a Hild Johnson, rappresentante speciale dell’Onu in Sud Sudan e capo della missione
internazionale Unmiss al termine di un corteo al quale hanno partecipato in centinaia.
“Ad accompagnare il corteo era presente anche la banda dell’esercito, che ha suonato
lungo il tragitto, attraverso le strade della città” racconta una missionaria comboniana
presente all’evento, secondo cui “l’iniziativa ha raccolto tanta gente lungo il cammino.
Tutti schierati per chiedere un futuro di pace”. (R.P.)