Il Papa a “Caritas Internationalis”: la nuova struttura vi rafforzerà. Il cardinale
Maradiaga sull’impegno per le donne migranti
All’udienza generale, Benedetto XVI ha salutato il cardinale Oscar Rodríguez Maradiaga,
presidente di Caritas Internationalis, presente in Piazza San Pietro con il
comitato esecutivo dell’organismo caritativo. “La vostra presenza – ha detto il Papa
– esprime la comunione con il Successore di Pietro e la vostra prontezza nel ricevere
la nuova conformazione giuridica dell’organismo”, avvenuta nei giorni scorsi. Il Papa
ha ringraziato per questo e si è detto certo che la nuova struttura “sosterrà e incoraggerà”
l’impegno di Caritas Internationalis “a servizio dei più bisognosi”. Ieri,
intanto, è stata presentata la mostra fotografica “Donne a rischio, immagini dal Nepal”
incentrata sul traffico di essere umani, in particolare delle donne. Un’iniziativa
realizzata proprio da Caritas Internationalis in sinergia con l’ambasciata
Usa presso la Santa Sede. Nell’occasione, Alessandro Gisotti ha chiesto al
cardinale Oscar Rodríguez Maradiaga di soffermarsi sull’impegno di Caritas
Internationalis per le donne migranti:
R. – La povertà
non fa perdere la dignità della persona. Tante volte i poveri vengono abusati per
i bisogni materiali, ma non devono perdere questo orizzonte. Loro continuano ad essere
persone con dignità e non si può abusare di loro!
D. – C’è sicuramente anche
un problema di interessi alla base di questi fenomeni di traffico di esseri umani…
R.
– Certamente. Tante volte le donne vengono sfruttate per la prostituzione, ingannate:
si promette loro un lavoro e poi invece si ritrovano in una vera schiavitù, perché
sono sottomesse in condizioni indegne e a subire abusi sessuali.
D. – Ovviamente
nella violazione della dignità della donna si viola la dignità della famiglia, dei
bambini, perché la donna è il centro...
R. – Soprattutto in una cultura dove
la mamma è centrale, questo ferisce tutti. Noi tutti soffriamo per questi abusi, perché
davvero la dignità della persona umana è il valore supremo della Dottrina sociale
della Chiesa.
D. – Oggi viviamo in un periodo di crisi economica, che porta
purtroppo anche ad un chiudersi di fronte al migrante...
R. – Sì… e pensare
che anche la Vergine Maria fu migrante e il Signore Gesù e San Giuseppe! Quando abbiamo
la fede cristiana sappiamo che dobbiamo aiutare tutti i migranti che sono fratelli,
sorelle e non sono nemici. Non è gente che viene a toglierci i nostri lavori, ma viene
a cercare dignità e lavoro.
D. – E l’impegno di Caritas Internationalis
è anche di informare, di far conoscere realmente qual è la situazione...
R.
– Sono programmi necessari da fare, perché a volte il mondo non ha coscienza di questo
e dobbiamo far crescere la coscienza, trattandosi di un problema umano, di sofferenza,
di un problema in cui il Signore Gesù ci chiede di essere presenti.