2012-05-16 14:11:21

Honduras: trovato morto il giornalista sequestrato


Indossava un’uniforme dei ‘cobras’, corpo speciale della polizia, con una benda rossa sul volto il cadavere di Alfredo Villatoro, il giornalista rapito il 9 maggio a Tegucigalpa mentre si recava in redazione presso l’emittente radiofonica ‘Rhn’, la più seguita del Paese, dove ogni mattina, da 20 anni, presentava il bollettino di notizie di cui era coordinatore. La notizia del ritrovamento del corpo di Villatoro, con ferite di proiettili alla testa, - riferisce l'agenzia Misna - è giunta ieri sera, appena due ore dopo che il presidente della Repubblica, Porfirio Lobo, aveva dichiarato da San Pedro Sula che la sua famiglia aveva ricevuto un video che dimostrava che era ancora vivo. “E’ un affronto diretto allo Stato…occorre una strategia che ci consenta di capire da dove viene la minaccia” ha detto il portavoce del ministero della Sicurezza, Hector Iván Mejía, convinto tuttavia che quello di Villatoro sia stato un sequestro, ma che la situazione sia sfuggita di mano ai suoi rapitori. E’ in ogni caso troppo presto per avere certezze: “Abbiamo tre o quattro ipotesi” ha aggiunto. Anche l'arcivescovo di Tegucigalpa, il cardinale Rodriguez Mariadaga, che aveva rivolto nei giorni scorsi un forte appello per la sua liberazione, ha condannato l'assassinio del giornalista. Il rapimento di Villatoro era seguito al ritrovamento del cadavere di un altro giornalista, Erick Martínez Avila, rinvenuto in un canale di scolo a Guasculile, nel Distrito Central (sud dell’Honduras). Dall’insediamento alla presidenza di Lobo, nel gennaio 2010, sono 23 gli operatori dell’informazioni uccisi nel Paese centroamericano, almeno una decina hanno subito attentati e tre hanno lasciato il Paese. (R.P.)







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