Ha giurato da poco
come presidente e già deve affrontare l'imbarazzante dissenso di molti russi che si
sono riuniti a Mosca e San Pietroburgo. Eppure, quello che per alcuni mass media
è segno di rivolta sociale, deve essere valutato nelle sue reali dimensioni. Ce
lo spiega Fernando Orlandi, presidente del Centro Studi sulla Storia dell'Europa Orientale,
per il quale il fenomeno di protesta moscovita è importante per quello a cui potrà
dare vita. "Siamo di fronte ad un grande magma che si riunisce in piazza ma
senza un vero leader". Ai nostri microfoni, anche il professore Stefano Mazzocchi,
docente di economia e finanza internazionale presso l'Università Luiss di Roma. (a
cura di Emanuela Campanile)