MigraMed 2012. Mons. Miglio: la Chiesa contro equazione immigrazione-criminalità
“MigraMed 2012: dialogo tra le sponde”. Presentato stamani a Cagliari il terzo incontro
tra le Caritas del Mediterrano, che si terrà nel capoluogo sardo dal 16 al 18 maggio
prossimi, ospitato nel College Universitario Sant’Efisio. Il servizio di Roberta
Gisotti:
Rendere capillare
nelle diocesi l’attenzione verso l’immigrazione, elemento ormai costitutivo nelle
nostre chiese: cosi il neo arcivescovo di Cagliari, mons. Arrigo Miglio, al suo primo
intervento pubblico, presentando l’evento che riunirà per la terza volta dalla nascita
di MigraMed una ventina di Caritas del bacino mediterraneo, a un anno dall’esplosione
della primavera araba e con la crisi finanziaria, economica e sociale che sta travolgendo
l’Europa. Da mons. Miglio e dalle Caritas italiane è partito un appello affinché le
autorità statali "facilitino l'acquisizione della cittadinanza italiana per i figli
degli immigrati nati” in Italia. La Chiesa - ha spiegato l'arcivescovo di Cagliari
- respinge l'equazione troppo spesso diffusa "tra immigrazione e criminalità" e auspica
che Migramed possa aiutare il percorso di "sensibilità verso i diritti della persona
immigrata" a evitare una lettura del fenomeno migratorio emergenziale.
Per
questo, nel meeting nella diocesi di Cagliari - in prima linea nell’accogliere i richiedenti
asilo libici - si farà anche il punto su 25 mila rifugiati dalla Libia, giunti in
Italia dopo il conflitto dello scorso anno nel Paese nordafricano, ai quali se ne
aggiungono altri 20 mila irregolari non censiti e del “rischio collasso” dovuto al
perdurare di una grande ambiguità politico-giuridica. Si parlerà a MigraMed anche
di dialogo interreligioso, tema che le Caritas della sponda sud del Mediterraneo,
in Paesi a maggioranza musulmana, affrontano quotidianamente. Sono attesi a Cagliari
i delegati delle Caritas di Libia, Libano, Turchia, Tunisia, Marocco, Algeria, per
un confronto diretto con quelle di Francia, Germania, Malta, Grecia, Spagna, Albania,
Italia, oltre a rappresentanti della Caritas Europa, della Regione Medio Oriente e
Nord Africa. Tra le presenze istituzionali vi saranno Mario Morcone, capo di gabinetto
del ministro per la Cooperazione internazionale e l'Integrazione, e Laura Boldrini,
portavoce in Italia dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati.