“Tutte le sfide dell'Abbé Pierre”: in un libro la storia del fondatore di Emmaus
Combattere ogni forma di esclusione sociale e accogliere chi vive in situazioni di
precarietà con uno spirito di condivisione. Questo è da sempre lo scopo di Emmaus,
movimento fondato dall’Abbé Pierre nel 1949 a Parigi. Nei giorni scorsi è stato presentato
a Roma il libro “Tutte le sfide dell'Abbé Pierre” di Denis Lefèvre, e l’abate
è stato ricordato in un incontro su “Rendiamo illegale la miseria”. Giorgia Innocenti
ha intervistato, per l'occasione, il presidente di Emmaus France, Christophe
Deltombe,e Renzo Fior, presidente della sezione italiana, domandando
loro un ricordo dell’Abbé Pierre e della sua attività:
R. - Ce que
comptait pour lui … Ciò che contava per lui prima di tutto era l’Incontro, l’incontro
con l’altro, essere capace di riconoscerlo, di entrare in comunicazione con l’altro,
di riconoscerlo nella propria “pienezza” di uomo e di donna; e anche di farlo esistere
nella sua dignità.
D. -Quali sono le missioni principali di Emmaus?
R.
- Les missions générales d’Emmaus France … Le missioni generali di Emmaus France
sono innanzitutto lottare contro l’esclusione sociale e la povertà. Lottare significa
sia accogliere, perché l’Abbé Pierre aveva come principio l’accoglienza, ma anche
ribellarsi contro tutte le cause di esclusione e di ingiustizia che creano la povertà.
D.
- Quante sono le comunità Emmaus in Francia?
R. - Il y a 116 communautés qui
ont été crées … Sono state create 116 comunità. Ciò significa che abbiamo in Francia
4400 simpatizzanti. Nei luoghi adibiti all’accoglienza d’urgenza si ospitano e si
ricevono circa 2000 persone al giorno; e abbiamo anche 2000 persone che sono stipendiate,
in inserimento ...
D. – Importante, precisa ancora il presidente, è conoscere
l’Emmaus Internazionale, presente in 39 Paesi al mondo. Abbiamo chiesto a Renzo Fior,
presidente dell’Emmaus Italia, come la crisi economica si sia ripercossa sull’attività
del movimento.
R. -Da un anno a questa parte le richieste per entrare
in comunità sono aumentate in maniera notevole. Non passa giorno che due o tre persone
non chiedano di entrare in comunità ...
D. - In cosa si contraddistingue l’Emmaus
Italia, e come fate fronte alle diverse esigenze?
R. - Si contraddistingue
per il fatto che è costituita da comunità di accoglienza, di persone di qualsiasi
estrazione sociale, giovani, vecchi, donne, uomini italiani o stranieri. Tutte quelle
persone, cioè, che desiderano condividere il nostro stile di vita, che è una vita
sobria, di lavoro, prevalentemente di attività di recupero del materiale usato. Attraverso
questo lavoro, che ci permette di vivere, essendo autonomi e autosufficienti, abbiamo
anche la possibilità di finanziare azioni di solidarietà sia a livello locale, vicino
alle comunità di Emmaus, sia a livello internazionale. Importante è che questo percorso
viene fatto attraverso la vita di tutti i giorni, una vita relazionale, nella comunità,
di lavoro. Tutto ciò porta le persone a “ricostruirsi” e a trovare anche ragioni per
vivere … Perché, come diceva l’Abbé Pierre, ci si rende conto che la propria vita
ha ancora un senso quando è messa a disposizione di persone che vivono in situazioni
ancora più gravi, ancora più emarginate della nostra …