Verso l'incontro mondiale di Milano. Il cardinale Turkson: senza la famiglia non c'è
la società
La crisi deve portare ad una società sostenibile. E’ l’auspicio del cardinale Peter
Turkson, presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, che ha
partecipato a Milano all’incontro in preparazione di Family 2012, il VII incontro
mondiale delle famiglie, che si terrà a fine mese nele capoluogo lombardo. Il servizio
di Fabio Brenna:
E’ sulla sostenibilità
che, secondo il cardinale, si gioca la scommessa della ripresa, sul superamento della
deriva della speculazione finanziaria. La ricchezza vera è quella che produce progresso
sociale, si alimenta di principi basati sul valore della condivisione, dell’equità
e della coscienza sociale. In questa prospettiva solidaristica, che promuove senso
di appartenenza ed integrazione, l’individuo non si sentirebbe più solo di fronte
alla prova, e nemmeno l’istituto familiare, indebolito dalla crisi. Sarebbe riacquistato
il senso di comunità, capace di prevenire atti estremi di disperazione che hanno portato
alcune persone perfino al suicidio. Il cardinale Turkson:
"Queste
persone che arrivano al suicidio dovevano contare sulla solidarietà della società.
Per questo siamo una società: possiamo aiutarci l’uno con l’altro, sennò noi siamo
soli".
Le giornate milanesi che metteranno al centro la famiglia e che
vedranno la presenza per tre giorni di Papa Benedetto XVI, serviranno anche a far
riscoprire la forza e la vocazione originale insite nell’istituto famigliare. Ancora
il porporato:
"Io mi auguro tanto che la famiglia riesca a scoprire il suo
valore, perché senza la famiglia non c'è le società, non c’è la Chiesa. Le sfide che
ci circondano sono tantissime, le minacce sono tante, quindi spetta a noi mantenere
questa forma tradizionale di trasmettere la vita".
Il vice-direttore generale
della Banca d’Italia, Anna Maria Tarantola, intervenuta al dibattito, ha riconosciuto
come la reazione delle famiglie italiane alla crisi abbia dimostrato che sono state
la principale rete di sicurezza: “in questa fase”, ha detto, “si può parlare di famiglia-welfare”.