Tensione Cina-Filippine: manifestazione a Manila davanti all’ambasciata cinese
Resta alta la tensione tra Cina e Filippine a seguito della controversia che vede
contrapposti i due Paesi asiatici per le dispute in materia di confini marittimi nel
mar Cinese meridionale. Secondo quanto riferisce l'agenzia AsiaNews, centinaia di
filippini hanno manifestato oggi davanti all'ambasciata cinese a Manila, denunciato
il comportamento della leadership cinese che viene accusata di “imperialismo”. Dal
canto suo il governo filippino ha preso le distanze dalla manifestazione e le forze
di sicurezza hanno predisposto un rafforzamento del cordone attorno all'ambasciata
cinese, stanziando un centinaio di agenti; tuttavia, non si hanno finora notizie di
incidenti. La protesta pacifica che si è tenuta oggi nella capitale delle Filippine
arriva dopo la decisione delle autorità cinesi di sospendere i viaggi turistici nell'arcipelago
e di boicottare i prodotti alimentari - su tutti la frutta - di origine filippina
in territorio cinese. Preoccupata dal timore di un conflitto, anche l'India - che
mostra sempre più attenzione all'area Asia-Pacifico – è intervenuta nello scontro
fra Manila e Pechino, invitando le parti alla moderazione. Il portavoce del ministero
per gli Affari esteri di New Delhi ha dichiarato che “è di vitale interesse per la
comunità internazionale mantenere la pace e la sicurezza nella regione”. Lo scontro
che oppone Manila e Pechino nel Mar Cinese meridionale si è acuito lo scorso otto
aprile, quando la marina filippina ha tentato di bloccare pescherecci cinesi che avevano
varcato il confine che segna la porzione di mare al centro della contesa. Da qui l'intervento
di navi da guerra cinesi, a protezione delle imbarcazioni e degli "interessi" nazionali.
Da allora vi è un clima di forte tensione nella zona e a nulla sono valsi gli sforzi
diplomatici messi in campo dalla comunità internazionale. Fra le nazioni della regione
Asia-Pacifico, la Cina è quella che avanza le maggiori rivendicazioni in materia di
confini marittimi nel mar Cinese meridionale. L'egemonia nell'area riveste un carattere
strategico per il commercio e lo sfruttamento di petrolio e gas naturale, di cui è
ricco il sottosuolo. (M.G.)