Turchia: proteste dei cristiani per una traduzione falsata del Vangelo
Una traduzione del Vangelo falsata e non autorizzata dalle Chiese cristiane ha generato
una pubblica protesta dei cristiani in Turchia. In un comunicato inviato all’agenzia
Fides, la “Alleanza delle Chiese protestanti” della Turchia, parte della “Alleanza
Evangelica Mondiale”, stigmatizza “la traduzione fuorviante” di una edizione in turco
del Vangelo di Matteo, pubblicato alla fine del 2011. Il testo è denso di errori in
“parole molto importanti e fondamentali del Nuovo Testamento”, che rendono la traduzione
“sbagliata ed estremamente negativa”. Le Chiese rimarcano l’urgenza di cambiare tali
termini, definendo il Vangelo diffuso “inaccettabile e inutilizzabile”. Quello a cui
si fa riferimento è la rimozione di parole come “Padre” e “Figlio di Dio”, sostituite
rispettivamente da “Dio” e “rappresentante di Dio”. Il versetto di Mt 28,19 che dice
“battezzandole nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo”, è divenuto ad
esempio “purificandole con l’acqua, nel nome di Allah, del suo Messia e del suo Santo
Spirito”. I leader cristiani affermano di aver segnalato tali incongruenze prima della
pubblicazione, curata da tre enti cristiani americani (“Wycliffe Bible Translators”,
“Summer Institute of Linguistics”-SIL e “Frontiers”) il cui scopo era quello di produrre
una Bibbia “vicina alla sensibilità dei musulmani”. Per evitare che persone di lingua
turca, cristiane o non cristiane, fossero esposte a insegnamenti sbagliati, le Chiese
avevano chiesto al comitato di traduzione di mutare i punti che “minano la teologia
cristiana”, ma così non è stato. “Vogliamo che la Sacra Scrittura sia letta e compresa
da tutti i settori della società. Le traduzioni prodotte dalla Società Biblica nella
prima metà del XX secolo sono eccellenti, fedeli alla storia della teologia cristiana,
ma anche eccellenti per le persone che si accostano alla Bibbia, per capire le espressioni
della fede cristiana” nota il comunicato giunto a Fides. L'Alleanza delle Chiese protestanti
in Turchia rappresenta la maggior parte delle Chiese protestanti nel Paese. Nel 2011
ha pubblicato il Rapporto sulle violazioni dei diritti dei cristiani in Turchia, che
sono meno dello 0,1% della popolazione di 72 milioni di abitanti. (R.P.)