2012-05-09 14:32:33

Allarme della Fondazione Rava: ad Haiti è di nuovo allarme colera


Ad Haiti, mentre procede lentamente la fase di ricostruzione del dopo terremoto del 2010, la popolazione è alle prese con una nuova emergenza: il diffondersi del colera. A denunciare questo dramma, è padre Rick Frechette della Fondazione "Francesca Rava", da anni in prima linea a sostegno della popolazione haitiana. Per una testimonianza al riguardo, Alessandro Gisotti ha intervistato Maria Vittoria Rava, presidente della Fondazione umanitaria:RealAudioMP3

R. – La situazione della ricostruzione è ancora ferma. In questa stagione ci sono le alluvioni, le tempeste tropicali, che sono i nostri temporali moltiplicati per 100 volte. In questa situazione, in questi slum, baraccopoli - dove spesso, quando vado in Haiti, passo le mie giornate insieme alla gente - quando piove le persone devono stare in piedi anche di notte: non possono sdraiarsi perché il pavimento della loro casa diventa fango. E proprio in questa stagione di piogge fortissime, purtroppo - proprio in questi giorni - abbiamo ricevuto l’allarme che è nuovamente scoppiata un’epidemia di colera. Il colera, purtroppo, non è stato debellato; è diventato da epidemico ad endemico e tuttora quando il livello dell’acqua si alza e si mischia al livello inquinato dei rivoli, delle fogne, purtroppo le persone che si abbeverano a queste fontane la cui acqua – naturalmente – non è filtrata, si infettano. Purtroppo, poi, le poche organizzazioni che comunque erano rimaste, se ne sono andate e quindi l’afflusso di pazienti al nostro ospedale “Saint Luc” a Tabarre e anche al centro per la cura del colera, che è stato costruito poco dopo l’emergenza di un anno e mezzo fa, non riesce a sopportare la quantità di pazienti che vi si riversano.

D. – Una questione particolarmente a cuore alla Fondazione è quella delle protesi: come sta andando questo progetto?

R. – Abbiamo la grande amicizia del Progetto “Cilla per Haiti”. Il progetto della Fondazione, in particolare, è proprio questo: il fatto di togliere un braccio o una gamba non è stato un atto dovuto all’inesperienza, è stato l’unico modo per salvare la vita a molti da cancrene o da infezioni, perché sono arrivati molto in ritardo, dopo l’evento del terremoto. E tuttora questa officina ortopedica sta funzionando: hanno permesso a due ragazzi, che si chiamano Junior e James, di venire in Italia già per la seconda volta – sono tornati in Haiti appena un paio di settimane fa – a fare un corso di formazione per utilizzare le macchine che sono state donate a questa officina che sorge proprio all’ospedale “Saint Damien”, grazie ai fondi italiani. L’idea, infatti, è questa: purtroppo ormai del terremoto non se ne parla più, ma le gambe e le braccia e gli arti menomati dureranno per sempre, perché un bambino cresce e purtroppo avrà sempre bisogno di cambiare una protesi. Padre Rick in modo molto lungimirante ci ha chiesto: “Voi dovete formare i miei ragazzi perché possano in modo indipendente aiutarsi e aiutare gli altri”.

D. – Come aiutare Haiti e come aiutare la Fondazione Rava ad aiutare la popolazione di Haiti?

R. – Quello che dico dal cuore, e lo dico come Maria Vittoria prima ancora che come presidente della Fondazione, è: "Basta poco"! Ognuno secondo le proprie possibilità: vi assicuro che anche con 10 euro si possono comprare reidratanti per il Centro colera; con 26 euro al mese, che è meno di un caffè al giorno – chi di noi italiani non prende almeno un caffè al giorno? – si può aiutare un bambino adottandolo a distanza. I bambini, quelli che sono rimasti senza famiglia e senza aiuti dopo il terremoto, sono tantissimi e vivono in questo "Foyer Saint Louis", un orfanotrofio creato per dare loro una famiglia, serenità e protezione. Si può diventare volontario o prestare la propria opera professionale: ci sono panettieri, meccanici, ingegneri che vengono giù con noi per dare ciò che sanno fare. Quindi, l’invito è a collegarsi al nostro sito www.nph.italia.org anche con tutte le vostre idee, perché così potremo conoscerci personalmente …







All the contents on this site are copyrighted ©.