Africa orientale. “Embarghi troppo facili da aggirare” per il traffico di armi leggere
“Embarghi troppo facili da ignorare o aggirare da parte dei Paesi vicini”. Come riporta
l’agenzia Misna, è questo che favorirebbe, secondo l’East Africa action network, il
traffico illegale di armi leggere in Africa orientale. “Tutti i governi dei Paesi
di questa Regione sono responsabili della situazione” ha detto Richard Mugisha, segretario
dell’Organizzazione non governativa che tra i tanti obiettivi ha quello della lotta
alla produzione e all’uso improprio di armi leggere. “Per assurdo - ha sottolineato
alla presentazione dell’ultimo rapporto a Kampala, capitale dell’Uganda - alle frontiere
il traffico di manghi è più controllato”. L’assenza di un trattato sul commercio delle
armi che ne regoli la vendita “ha consentito a Paesi come Burundi, Kenya, Tanzania
importazioni ed esportazioni nella totale illegalità”. “Un trattato regionale è reso
ancora più urgente - conclude Mugisha - dalla presenza di scenari di guerra e di insicurezza
in cui aumenta il rischio di violazione dei diritti umani”. Il rapporto rivela che
nel corso del 2012, proprio la mancanza di una regolamentazione ha portato a vendite
di enormi dimensioni in Siria, che ha importato 167 milioni di dollari di sistemi
di difesa aerea e missilistica, oltre ad un milione di armi leggere e di piccolo calibro,
Iran e Repubblica democratica del Congo. (G.M.)