2012-05-07 12:00:08

Il Papa alle nuove Guardie Svizzere: siate fermi nella fede e disponibili verso il prossimo


Il segreto del vostro lavoro in Vaticano è seguire Cristo: è quanto affermato da Benedetto XVI alle nuove Guardie Svizzere Pontificie, ricevute in Sala Clementina con i familiari all’indomani del giuramento. Il Papa ha ribadito l’importanza della loro missione al servizio della Chiesa e di quanti si recano in pellegrinaggio alla Tomba degli Apostoli. Il servizio di Alessandro Gisotti:RealAudioMP3

“Siate attenti gli uni agli altri” e “conservate lo stile di carità evangelica nei confronti delle persone che ogni giorno incontrate”: è l’esortazione che il Papa ha rivolto alle nuove Guardie Svizzere in un discorso in tre lingue: tedesco, francese ed italiano. Il Pontefice ha ricordato che il loro lavoro “si colloca nel solco di una indiscussa fedeltà al Papa che è divenuta eroica” durante il Sacco di Roma del 1527. Quindi, ha enumerato le qualità che dovrebbero sempre contraddistinguere ogni componente del Corpo delle Guardie:

“Festigkeit im katholischen Glauben…”
“Fermezza nella fede cattolica, fedeltà e amore verso la Chiesa”, “diligenza e perseveranza nei piccoli e grandi compiti quotidiani, coraggio e umiltà, altruismo e disponibilità”. Di queste virtù, ha osservato, “dev’essere colmo il vostro cuore quando prestate il servizio d’onore e di sicurezza in Vaticano”:

“Le secret de l’efficacité de votre travail ici au Vatican…”
“Il segreto dell'efficacia del vostro lavoro qui in Vaticano – ha soggiunto – come pure di ogni vostro progetto” è “il costante riferimento a Cristo”. Questa, ha detto, “è anche la testimonianza di non pochi vostri predecessori, che si sono contraddistinti non solo nello svolgimento del loro lavoro, ma anche nell'impegno di vita cristiana”. Ed ha auspicato che le nuove Guardie possano “rispondere pienamente alla chiamata di Cristo seguendolo con fedele generosità:

“Pour donner de l’amour aux frères…”
“Per dare amore ai fratelli – ha poi affermato – è necessario attingerlo alla fornace della carità divina, grazie a soste prolungate di preghiera, al costante ascolto della Parola di Dio, e ad una esistenza centrata tutta sul mistero dell'Eucaristia”. Quindi, ha rivolto un affettuoso saluto in italiano:

“Cari amici! Profittate del tempo che trascorrete qui a Roma, per crescere nell'amicizia con Cristo, per amare sempre di più la sua Chiesa e per camminare verso la meta di ogni vera vita cristiana: la santità”.

Il Papa ha infine pregato la Vergine Maria, onorata in modo speciale nel mese di maggio, affinché le Guardie Svizzere possano “sperimentare ogni giorno di più quella comunione profonda con Dio", che "inizia sulla terra e sarà completa nel Cielo".







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