Presidenziali in Francia: Sarkozy-Hollande, sfida per l'Eliseo
Elezioni presidenziali in Francia questa domenica. Il prossimo capo dello Stato -
dicono gli analisti - sarà giudicato sul bilancio dei primi 100 giorni trascorsi all'Eliseo,
sullo staff di ministri che sceglierà e su come affronterà i dossier più caldi, a
cominciare dalla crisi economica che attanaglia l’Europa. Fino ad ora, però, né il
socialista Francois Hollande, né il presidente uscente Nicolas Sarkozy hanno rivelato
i nomi di chi farà parte del nuovo governo. Sarà comunque un risultato sul filo del
rasoio. “Vedrete, ci sarà una grossa sorpresa”: ci crede fino all’ultimo Nicolas Sarkozy,
indietro nei sondaggi anche se in rimonta su Francois Hollande. Il presidente uscente
ha chiuso la campagna elettorale con un ultimo appello a quella maggioranza silenziosa
che, secondo lui, potrà ancora farlo vincere. I pronostici, però, stanno tutti dalla
parte del candidato socialista Hollande. Ieri il suo direttore di campagna, Pierre
Moscovici, ha anche suggerito quale potrebbe essere l’agenda dei primi giorni all’Eliseo:
investitura anticipata anche l’11 maggio e poi subito dalla Merkel, a Berlino, per
preparare le modifiche al patto fiscale, da sottoporre ad un vertice informale europeo
già previsto per fine mese. Dalla Germania, la stampa tedesca riferisce che incontri
sarebbero già in atto tra diplomatici tedeschi e membri dello staff di Hollande. I
francesi avrebbero rassicurato i partner sulla volontà di avere un approccio pragmatico
da parte di Hollande, e sul fatto che le relazioni tra Francia e Germania non verranno
rimesse in discussione dal candidato socialista, se eletto all’Eliseo. La parola spetta
ora ai francesi: i seggi aprono questa domenica alle 8, e 12 ore dopo si saprà il
nome del prossimo presidente francese. (Servizio di Francesca Pierantozzi)