2012-05-05 13:02:40

I vescovi spagnoli: la comunicazione sia al servizio dell’evangelizzazione


La comunicazione sia al servizio dell’evangelizzazione: questo il punto centrale del messaggio dei vescovi spagnoli per la Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, che quest’anno ricorre domenica 20 maggio. “Comunicare è essenzialmente comunicare la verità – scrivono i presuli – essere all’altezza di rispondere alle domande, alle inquietudini e ai dubbi dell’uomo e di metterli in relazione con ciò che è necessario conoscere”. Se questo tipo di comunicazione viene effettivamente realizzato, continuano i vescovi iberici, “l’uomo ne risulta umanizzato”, poiché “ogni contatto con la verità su qualsiasi aspetto della realtà permette all’uomo di conoscere il suo posto e la sua missione all’interno della società”. Di qui, il richiamo forte che la Conferenza episcopale spagnola fa al fatto che “l’umanizzazione della società è uno dei fini della comunicazione e, al tempo stesso, uno dei parametri attraverso i quali si può misurare la qualità della comunicazione”. Infatti, “una società che conosce la verità è una società più libera, più giusta e più umana”. Sul fronte opposto, i vescovi iberici puntano il dito contro “la menzogna, la trasmissione di ciò che è errato, i dubbi” che – si legge ancora nel messaggio episcopale – “non producono comunicazione, bensì disinformazione e, con essa, disumanizzazione”. Chi, dunque, “per mancanza di rigore o di onestà”, trasmette la menzogna, dicono ancora i presuli, “tradisce la missione che gli è stata affidata, ovvero quella di fare da ponte tra la verità e gli uomini del nostro tempo, e provoca la disumanizzazione della società”. In questo senso, il messaggio della Chiesa spagnola ribadisce che “la comunicazione ha la sua massima espressione e realizza nel modo migliore la sua dimensione umanizzante nell’annuncio di Gesù Cristo, via, verità e vita”. Ed è per questo che “la comunicazione contribuisce definitivamente all’evangelizzazione”. In fondo, ricordano i presuli iberici, fu il Signore ad inviare i discepoli perché annunciassero la Buona novella. Infine, la Conferenza episcopale spagnola si congratula con tutti “i comunicatori ed i professionisti dei diversi mass media che hanno fatto della verità il loro lavoro abituale”. “Dal loro impegno personale e professionale – conclude il messaggio - dipende in buona parte il progresso di una società che ha bisogno della verità per poter servire al meglio tutti i suoi membri”. (I.P.)







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