2012-05-05 12:49:21

Giappone: spento l’ultimo reattore nucleare dopo il disastro di Fukushima


Dopo il disastro causato dal terremoto e dallo tusnami dell’11 marzo 2011, il Giappone chiude definitivamente l’esperienza dell’energia nucleare ad uso civile. Oggi è stata avviata la procedura di arresto del reattore n. 3 della centrale di Tomari, l’ultimo ancora operativo dei 54 che fornivano energia a tutto il Paese. Le strutture atomiche sono state progressivamente disattivate dopo il guasto alla centrale di Fukushima. Il servizio di Giancarlo La Vella:RealAudioMP3

L’incubo vissuto l’11 marzo 2011 e nei giorni seguenti ha lasciato il segno. Dopo 42 anni, da stasera il Paese del Sol Levante non utilizzerà più energia elettrica derivante dall’atomo. L’inquinamento nucleare, causato dai guasti alla centrale di Fukushima, a seguito del terremoto e dello tsunami dell’anno scorso, ha inferto un duro colpo alle politiche energetiche nipponiche basate sino ad allora totalmente sul nucleare. La perdita di radiazioni e le evacuazioni di massa, in quello che è stato il più grande incidente nucleare dopo la catastrofe di Chernobyl nel 1986, hanno moltiplicato le paure nell'opinione pubblica giapponese sulla tenuta delle strutture. Tutte, sia quelle danneggiate, che quelle integre, dopo i severi controlli del caso, non sono più state riattivate, proprio a seguito delle forti resistenze delle comunità locali. Decine di migliaia le persone che stanno manifestando oggi in tutto il Paese al grido di “Mai più Fukushima”, affinché non si torni più indietro, a causa dei dubbi sulla sicurezza dei siti. Forti gli interrogativi su quale politica energetica avvierà adesso il Giappone: se quella tradizionale basata sulle centrali a combustibile fossile o sulle energie alternative rinnovabili. Di sicuro la potenza mondiale non si farà trovare impreparata su scelte anche draconiane da adottare nell’immediato.







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