Perù: sei mesi di pioggia intensa hanno causato 53 morti e 260 mila senza tetto
Dal novembre dello scorso anno, quando le piogge hanno cominciato a cadere, fino a
questi ultimi giorni, considerando le 25 regioni di tutto il Paese, il totale dei
disastrati è molto alto: 53 morti e più di 260.000 senza tetto. La notizia, inviata
all'agenzia Fides dalla radio cattolica Onda Azul di Puno, riporta i dati contenuti
nel rapporto dell'Istituto nazionale della Difesa Civile (Indeci), sulle conseguenze
delle piogge cadute abbondanti negli ultimi 6 mesi: 53 morti, 267.391 senza tetto,
9.383 case distrutte. Alcune zone di montagna della "sierra", come viene chiamata
tutta la parte centrale delle Ande che percorrono il Paese da nord a sud, sono considerate
“a rischio valanga” quando le piogge sono abbondanti, come è successo in questi ultimi
mesi. Ancora non sono stati elaborati i dati relativi alle perdite nel campo dell'agricoltura,
perché sono stati moltissimi i campi coltivati distrutti o portati via dai fiumi e
dalle valanghe in molte zone del Paese, causando enormi perdite agli agricoltori.
Solo meno di 15 giorni fa, il capo del Centro delle Operazioni di Emergenza (Coe)
di Puno aveva informato che erano più di 100 gli ettari coltivati rovinati dalla grandine
e dalle forti piogge cadute nella regione di Puno. Solo nella regione di Puno, altopiano
andino a sud, l'Indeci aveva contato 15 morti, 25.834 senza tetto e 133.424 famiglie
con gravi danni. (R.P.)