2012-05-04 18:44:51

Allarme Oms: nel mondo nascono 15 milioni di bimbi prematuri l'anno


Per la prima volta, sono stati presentati i dati globali sulle nascite premature e sulle drammatiche conseguenze. In un Rapporto, Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), Save The Children, March of Dimes Foundation e Partnership Globale per la Salute Materno Infantile, delineano un quadro drammatico e in crescita che vede coinvolti soprattutto Paesi in via di svliuppo come India, Cina, Nigeria, Pakistan. Il servizio di Francesca Sabatinelli:RealAudioMP3

Nel mondo, sono circa 15 milioni i bambini che, ogni anno, nascono prematuri. Oltre un milione di loro non riesce a sopravvivere, altri riportano danni permanenti che possono essere sia fisici che neurologici. I nati prima della 28.ma settimana richiedono le cure più intensive e costose: nei Paesi sviluppati sopravvivono nel 90% dei casi, nei Paesi in via di sviluppo la percentuale è invertita: ce la fa solo il 10%. Le nascite pre-termine rappresentano l’11,1% del totale delle nascite nel mondo, ma il 60% di queste si concentra in Asia meridionale e nell’Africa sub-sahariana. Alberto Villani è primario dell’Unità operativa di Pediatria generale e Malattie infettive dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma:

“Nei Paesi in via di sviluppo, le cause principali della prematurità sono rappresentate dalla povertà, dalla malnutrizione e da alcune malattie che, in quelle zone, sono molto diffuse: l’Hiv in particolare nei Paesi africani, mentre l’estrema povertà, la malnutrizione, il disagio sociale in alcuni Paesi asiatici come l’India o la Cina. L’Ospedale Bambino Gesù ha una serie di missioni internazionali, tra queste una in Tanzania: proprio questa è una zona nella quale c’è un’altissima incidenza di Aids e ci sono delle condizioni di estrema povertà. Lì,, effettivamente, il problema della prematurità è molto sentito, molto presente e purtroppo nel tempo con una tendenza verso l’aumento. Questo avviene sia nei Paesi in via di sviluppo, che in quelli sviluppati ed evoluti”.

Nei Paesi occidentali, in quelli a reddito elevato, spesso la causa dei parti prematuri è da legare all’età avanzata della donna, ma non solo:

“Questa è una causa. Un’altra causa è anche la plurigemellarità, che molto spesso è il frutto di gravidanze iniziate non naturalmente, ma con l’aiuto della tecnologia”.

La nascita prematura è un killer sconosciuto, dichiarano gli autori del Rapporto: i parti pre-termine sono la causa di metà circa dei decessi neonatali e, dopo la polmonite, sono la causa principale delle morti sotto i 5 anni. Molti di questi bimbi, circa tre-quarti dei prematuri che non sopravvivono, dichiarano gli esperti, potrebbero essere salvati. Ma è soprattutto la prevenzione, dichiara l’Oms, l’aspetto principale sul quale lavorare:

“Per prevenire la prematurità, quello che dovrebbe essere fatto, che è molto importante, è una maggiore tutela della maternità e quindi della gravidanza. Il prematuro è in genere il frutto di una gravidanza nella quale ci sono stati problemi. Quindi, la grande opera di prevenzione dovrebbe riguardare l'aspetto socio-ambientale e culturale. L’altro aspetto è che questi parti prematuri spesso non avvengono sempre nel luogo più indicato e quindi nei centri più qualificati per accogliere, ad esempio, i bambini nati prima delle 32 settimane e quindi fortemente pre-termine. Questa, ovviamente, rappresenta una condizione di grande svantaggio per il neonato, perché nascere in un luogo che non è qualificato per assistere al meglio un neonato prematuro non è certo una buona premessa affinché poi le cose vadano bene”.

Aggiornato il 6 maggio 2012







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