Allarme Oms: nel mondo nascono 15 milioni di bimbi prematuri l'anno
Per la prima volta, sono stati presentati i dati globali sulle nascite premature e
sulle drammatiche conseguenze. In un Rapporto, Organizzazione Mondiale della Sanità
(Oms), Save The Children, March of Dimes Foundation e Partnership Globale per la Salute
Materno Infantile, delineano un quadro drammatico e in crescita che vede coinvolti
soprattutto Paesi in via di svliuppo come India, Cina, Nigeria, Pakistan. Il servizio
di FrancescaSabatinelli:
Nel mondo, sono
circa 15 milioni i bambini che, ogni anno, nascono prematuri. Oltre un milione di
loro non riesce a sopravvivere, altri riportano danni permanenti che possono essere
sia fisici che neurologici. I nati prima della 28.ma settimana richiedono le cure
più intensive e costose: nei Paesi sviluppati sopravvivono nel 90% dei casi, nei Paesi
in via di sviluppo la percentuale è invertita: ce la fa solo il 10%. Le nascite pre-termine
rappresentano l’11,1% del totale delle nascite nel mondo, ma il 60% di queste si concentra
in Asia meridionale e nell’Africa sub-sahariana. AlbertoVillani è primario
dell’Unità operativa di Pediatria generale e Malattie infettive dell’Ospedale pediatrico
Bambino Gesù di Roma:
“Nei Paesi in via di sviluppo, le cause principali
della prematurità sono rappresentate dalla povertà, dalla malnutrizione e da alcune
malattie che, in quelle zone, sono molto diffuse: l’Hiv in particolare nei Paesi africani,
mentre l’estrema povertà, la malnutrizione, il disagio sociale in alcuni Paesi asiatici
come l’India o la Cina. L’Ospedale Bambino Gesù ha una serie di missioni internazionali,
tra queste una in Tanzania: proprio questa è una zona nella quale c’è un’altissima
incidenza di Aids e ci sono delle condizioni di estrema povertà. Lì,, effettivamente,
il problema della prematurità è molto sentito, molto presente e purtroppo nel tempo
con una tendenza verso l’aumento. Questo avviene sia nei Paesi in via di sviluppo,
che in quelli sviluppati ed evoluti”.
Nei Paesi occidentali, in quelli
a reddito elevato, spesso la causa dei parti prematuri è da legare all’età avanzata
della donna, ma non solo:
“Questa è una causa. Un’altra causa è anche la
plurigemellarità, che molto spesso è il frutto di gravidanze iniziate non naturalmente,
ma con l’aiuto della tecnologia”.
La nascita prematura è un killer sconosciuto,
dichiarano gli autori del Rapporto: i parti pre-termine sono la causa di metà circa
dei decessi neonatali e, dopo la polmonite, sono la causa principale delle morti sotto
i 5 anni. Molti di questi bimbi, circa tre-quarti dei prematuri che non sopravvivono,
dichiarano gli esperti, potrebbero essere salvati. Ma è soprattutto la prevenzione,
dichiara l’Oms, l’aspetto principale sul quale lavorare:
“Per prevenire
la prematurità, quello che dovrebbe essere fatto, che è molto importante, è una maggiore
tutela della maternità e quindi della gravidanza. Il prematuro è in genere il frutto
di una gravidanza nella quale ci sono stati problemi. Quindi, la grande opera di prevenzione
dovrebbe riguardare l'aspetto socio-ambientale e culturale. L’altro aspetto è che
questi parti prematuri spesso non avvengono sempre nel luogo più indicato e quindi
nei centri più qualificati per accogliere, ad esempio, i bambini nati prima delle
32 settimane e quindi fortemente pre-termine. Questa, ovviamente, rappresenta una
condizione di grande svantaggio per il neonato, perché nascere in un luogo che non
è qualificato per assistere al meglio un neonato prematuro non è certo una buona premessa
affinché poi le cose vadano bene”.