2012-05-03 14:06:35

Sudan: a Kosti migliaia di sud sudanesi a rischio espulsione


È stata estesa al prossimo 20 maggio la data limite per l’espulsione di migliaia di cittadini sud sudanesi accampati nella città di Kosti a sud di Khartoum. A annunciare la decisione è stato il ministro per gli Affari sociali Amira al Fadel Mohammed, intervenendo su uno degli argomenti di maggior dibattito tra i governi del Nord e del Sud Sudan. Nelle scorse settimane, il governo sudanese aveva fissato per sabato 5 maggio la scadenza per l’espulsione di una comunità tra le 12.000 e le 15.000 persone, tutti sud sudanesi accampati in tende e alloggi di fortuna nei pressi di Kosti, in attesa di potersi imbarcare per il viaggio a bordo di un’imbarcazione sul Nilo Bianco, che li avrebbe condotti verso il Sud Sudan. “In molti aspettano qui da mesi, e vivono in condizioni disastrose, senza cibo né luce. Ma tutto è bloccato e dal porto non si muovono le chiatte né i camion sulle strade che li dovrebbero riportare oltrefrontiera” spiegano all'agenzia Misna fonti missionarie che preferiscono rimanere anonime. Secondo l’ambasciata di Juba a Khartoum , allo stato attuale sono circa 350.000 i cittadini sud sudanesi tuttora presenti in Sudan. In base alla normativa approvata dal governo, a partire dall’8 aprile devono attivarsi per lasciare il Paese o sbrigare le formalità che gli consentano di rimanere nel Paese. L’Alto commissariato Onu per i rifugiati e l’Organizzazione internazionale per le migrazioni hanno chiesto al governo di Khartoum di estendere ulteriormente la scadenza per l’espulsione, dato che molti non hanno i mezzi per riuscire a garantirsi un trasferimento “sicuro e dignitoso” nel Paese vicino e che la comunità internazionale non dispone della capacità logistica per trasferirli in un così breve lasso di tempo. (R.P.)







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