Siria: dura condanna dei vescovi contro la violenza
Contiene una dura condanna della violenza, da qualunque parte essa provenga, un forte
appello alla riconciliazione ed un’esortazione a essere solidali, il messaggio finale
dell’assemblea dei vescovi di Siria che si è svolta lo scorso 25 aprile ad Aleppo,
sotto la presidenza del patriarca melkita Gregorios III Lahham e alla presenza del
nunzio apostolico, mons. Mario Zenari. Nel testo, diffuso in questi giorni dal patriarcato
greco melkita e ripreso dall'agenzia Sir, si ribadisce anche l’appoggio ed il sostegno
alla missione dell’inviato Onu, Kofi Annan, specialmente per quello che concerne il
ritiro delle truppe dai centri abitati. Dicendosi a fianco del popolo siriano, “nella
ricerca di una vita dignitosa e dell’unità nazionale”, i vescovi ribadiscono la necessità
di “portare avanti un effettivo processo di riforme” da realizzarsi “coordinando gli
sforzi di tutti i siriani, Governo, partiti, Opposizione”. “Lo Stato - si legge nel
messaggio - ha invitato al dialogo ed esortiamo tutti i partiti nazionali in patria
e all‘estero a formare una nuova Siria democratica multi-partitica”. Da qui l’appello
a partecipare al voto del 7 maggio per l’Assemblea nazionale. Dai vescovi giunge anche
una ferma condanna delle violenze e la solidarietà ai “nostri fedeli cristiani, che
sono stati costretti a lasciare le loro case, città o villaggi. A volte sono stati
usati come scudi umani e i loro quartieri come campi di battaglia. Faremo del nostro
meglio per aiutarli attraverso Caritas Siria e tutte le nostre istituzioni, per cercare
di soddisfare i loro bisogni materiali, pastorali, sanitari e sociali”. (R.P.)