Italia, slitta l’esame del testo base sul finanziamento dei partiti
Slitta a dopo le elezioni amministrative, in programma domenica e lunedì prossimi,
l’esame del testo base sul finanziamento dei partiti, sollecitato anche dal capo dello
Stato Napolitano. Oggi, intanto, la Procura di Roma ha chiesto al Senato l’autorizzazione
all’arresto dell’ex tesoriere della Margherita Luigi Lusi. Il servizio di Giampiero
Guadagni:
Un’attività
di vero e proprio saccheggio a fini privati della casse della Margherita. La Procura
di Roma, che indaga su un ammanco di 20 milioni, attribuisce a Luigi Lusi il ruolo
di capo e promotore di un’associazione per delinquere finalizzata all’appropriazione
indebita di fondi. La richiesta di autorizzazione all’arresto viene giustificata con
il pericolo di inquinamento delle prove e reiterazione del reato. Lusi si dice sconcertato
dall’iniziativa; mentre per i vertici della Margherita è la conferma che il partito
e i suoi dirigenti sono vittime di un reato. Novità anche nell’inchiesta che riguarda
la Lega Nord. Agli atti delle procure di Napoli e Milano c’è infatti un diploma universitario,
trovato dalla Guardia di finanza nella cassaforte dell’ex tesoriere Belsito, che Renzo
Bossi ha conseguito in Albania: un diploma, questo il sospetto, pagato con i fondi
del Carroccio. Preoccupato per la perdita di credibilità dei partiti il capo dello
Stato Napolitano che alla cerimonia di consegna delle candidature ai David di Donatello,
ha sottolineato l’urgenza di una rigenerazione della politica. Intanto, però, le forze
politiche non hanno ancora raggiunto l’intesa sulla nuova legge riguardante appunto
il finanziamento e il controllo dei bilanci di partito. Il deposito del testo base
in commissione affari costituzionali della Camera era atteso oggi; ma è stato rinviato
a dopo le elezioni amministrative, appuntamento che riguarda quasi 10 milioni di italiani
chiamati a rinnovare 770 consigli comunali, 22 dei quali capoluogo di provincia.