2012-05-03 14:44:20

Benedetto XVI al Gemelli. Il cardinale Scola: il Papa indica alla scienza la strada del confronto con la fede


Per un commento alle parole del Papa al Policlinico Gemelli, il nostro inviato Federico Piana ha avvicinato il cardinale Angelo Scola, presidente dell'Istituto Toniolo:

R. – Il Papa ha voluto radicare nella visione della religione cristiana, in particolare centrandola sul logos, l’evidente capacità di ragione e fede di collaborare e quindi l’importanza nel rispetto delle reciproche autonomie, che la fede ha anche dal punto di vista della ricerca scientifica. Soprattutto una ricerca che è applicata al mondo della cura del malato e, quindi, di tutte le fasi delicate della vita dell’uomo. Ha dato, da questo punto di vista, delle indicazioni molto precise circa le modalità di sviluppo e di lavoro della ricerca scientifica in ambito medico, secondo tutte le sfumature che oggi questa realtà della medicina sta assumendo.

D. – Ricerca scientifica che deve avere sempre come fine l’uomo, ha ricordato il Papa...

R. – Il Papa ha parlato giustamente di un umanesimo trascendente, che cioè deve avere come punto di riferimento, come missione, come scopo, la valorizzazione piena dell’uomo, il quale ha dentro di sé – il Papa lo ha detto, citando San Tommaso – il desiderio della verità come desiderio primario, e il desiderio del permanere, dell’esistere, del durare anche oltre la morte. Questo è l’umanesimo trascendente a cui Benedetto XVI si è riferito.

D. – Lei, tutta Milano, vi apprestate a ricevere il Papa per l’Incontro mondiale con le famiglie...
R. – Sì, è vero, siamo molto contenti. Sto notando due dati, che mi impressionano molto. Da una parte, un grande impegno di tutta la diocesi, ma anche delle diocesi lombarde, e anche ovviamente del Pontificio Consiglio per la Famiglia. Un impegno che va facendosi ogni giorno più intenso e stringente dal punto di vista dei volontari, dal punto di vista delle famiglie disposte ad accogliere decine di migliaia di persone, dal punto di vista della mobilitazione dei cristiani e dei battezzati, ma anche di molte persone che hanno visto e vedono molto positivamente il tema-guida dell'Incontro – cioè il rapporto tra la famiglia, il lavoro e il riposo – e nello stesso tempo percepiscono che per Milano questa è un’occasione, quasi una prova in vista anche dell’Expo. Il secondo elemento che mi ha molto impressionato è il grande impatto a livello civile che l’incontro sta prendendo. In questo frangente di travaglio, di trasformazione molto gravosa in atto che pesa sulle famiglie, pesa sulle persone, avere chiamato tutti a considerare la famiglia in senso pieno, fondata sul matrimonio tra l’uomo e la donna aperto alla vita, nella sua connessione con il mondo del lavoro, con la necessità del riposo, ha toccato, ha intercettato una tematica presente, urgente e vitale. La risposta che i mass media, l’interesse che tutti i grandi media nazionali, anche internazionali, stanno dando all’incontro, ci fa dire che la famiglia viene rimessa in questo momento al centro dell’attenzione come una risorsa formidabile, non solo per la Chiesa ma per tutta la società civile.







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