Anniversario di Beatificazione di Papa Wojtyla. Le “sentinelle del mattino” tornano
a Tor Vergata
Ricorre oggi il primo anniversario di Beatificazione di Giovanni Paolo II. Per celebrare
questa ricorrenza, si è tenuta - ieri sera a Tor Vergata - una Veglia di preghiera,
promossa dalla diocesi di Roma. Un evento gioioso, presieduto dal cardinale vicario
Agostino Vallini, a cui hanno partecipato centinaia di giovani romani e d’Europa.
La Veglia, nel luogo della memorabile Gmg di Roma, è stata seguita per noi da Alessandro
Gisotti:
“Chi sta con
i giovani, resta sempre giovane”, aveva detto Giovanni Paolo II a Tor Vergata nella
Gmg del Duemila. Sono passati dodici anni e i ragazzi di ieri e i giovani di oggi
si sono ritrovati assieme per ringraziare Karol Wojtyla, ad un anno dalla sua Beatificazione.
Sotto la grande Croce, simbolo del Giubileo dei giovani, c’erano innanzitutto i “veterani”
della Gmg di Roma. C’è chi è arrivato con la famiglia, con i bambini nel passeggino:
"Dodici anni fa ero qui, sotto questa stessa Croce, sul palco, con il coro
della diocesi di Roma, a cantare insieme a mons. Frisina. All’epoca non ero fidanzata,
ero una single, giovane… Oggi, dopo dodici anni, sono qui a ringraziarlo ancora, perché
sono qui con la mia famiglia, con mio marito, con mio figlio che si chiama Emanuele
Giovanni Paolo. Frutto, questo, di un cammino che ho fatto insieme a lui e questo
era il minimo che potessi fare".
Se dunque gli anni passano, l’amore per
Giovanni Paolo II non diminuisce. Anzi, si accresce e passa di generazione in generazione.
Per molti, giovani e meno giovani, Tor Vergata rappresenta l’inizio di una nuova vita.
Per questo, è bello essere di nuovo qui:
"Noi facciamo parte del gruppo
dei meno giovani… Già dal Giubileo del Duemila, per noi che siamo a Roma, è stato
fondamentale aprire le porte a Cristo, con tutta la manifestazione che c’è stata dei
giovani, che ha invaso Roma. A me è accaduto veramente questo: aprire un po’ le porte
del cuore… E’ stato un rifiorire!".
"Mi viene la pelle d’oca al pensiero
di stare qui: io ero qui nel Duemila, alla veglia di Tor Vergata… Un momento che ha
cambiato la mia vita, che ha fatto maturare la mia fede, che mi ha fatto vedere veramente
cosa fosse la fede e perché la fede potesse essere al centro della mia vita".
Nella
sua omelia, il cardinaleAgostino Vallini, ha rievocato il messaggio
di speranza che Papa Wojtyla consegnò ai giovani a Tor Vergata. In un tempo di crisi,
come quello attuale, ha aggiunto, dobbiamo avere fiducia nel Signore, essere “generosi”
con Lui. Quindi, si è soffermato sul “segreto” della vita di Karol Wojtyla:
"Quale
è stato il segreto di Giovanni Paolo II ? Credo di poter dire: l’unità tra la fede
e la vita. Egli è vissuto per Dio e per l’uomo da portare a Dio, perché fosse felice".
Il
clima che si respirava alla Veglia di ieri sera era quello consueto delle Giornate
Mondiali della Gioventù: un insieme di prorompente allegria ed intensa spiritualità.
A ricreare lo spirito delle Gmg ha contribuito anche la presenza di 400 giovani europei,
riuniti nel Simposio internazionale degli universitari:
“Es un evento muy
importante, el primero que hay in Italia. Creo que es increíble… “E’ un evento
molto importante – sottolinea una ragazza spagnola – credo che sia incredibile, veramente…
Un’esperienza unica! E’ vivere intensamente la fede… Io lo raccomanderei a tutti i
giovani”.
“It's very, very important because we remember all the good
things… “E’ importante, molto importante essere qui – ci dice un ragazzo irlandese
– perché ci permette di ricordare tutte le cose belle che il Papa ha detto … E’ molto
importante. Credo – soggiunge - che aiuti i giovani a comprendere la missione della
Chiesa e l’annuncio del Vangelo”.
“C’est un grand, un grand moment pour
nous, parce que c’est symbolique… “E’ un grande, grande momento – confida con
emozione un ragazzo francese – E’ simbolico ritrovarci tutti qui per l’anniversario
della Beatificazione di Giovanni Paolo II: un grande Papa, che ha amato molto Maria.
Personalmente io sono molto vicino a Maria e questo Papa mi ha molto toccato…”.
Le
“sentinelle del mattino” sono, dunque, tornate a Tor Vergata per pregare, testimoniare
la loro gioia e per rinnovare l’impegno a dire al mondo di non avere paura, di aprire
anzi spalancare le porte a Cristo.