Vescovi argentini: il Codice civile protegga vita nascente, matrimonio, famiglia e
diritti del bambino
Al termine della 103.ma Assemblea plenaria, i vescovi argentini hanno pubblicato ieri
un'articolata dichiarazione sull'annunciata, riforma del Codice Civile offrendo al
tempo stesso un breve riassunto delle loro principali "riflessioni e contributi".
I presuli ritengono che questa riforma si colloca in un "momento di particolare rilevanza
politica" del Paese e ricordano - "ragion per cui non possono tacere" scrivono - che
il "Codice civile, in quanto cornice giuridica di base, regola la vita degli uomini
e dei suoi rapporti nella società, sin dall'inizio della vita. La sua riforma ci impegna
e dunque non possiamo restare indifferenti ne tantomeno essere spettatori di decisioni
che coinvolgono tutti e che esigono una riflessione matura e un'ampia partecipazione
federale. Di fronte a temi di tanta trascendenza non esistono le urgenze", è il monito
dei presuli in risposta alla richiesta di procedure rapide per evitare che la riforma
si possa inaridire nel dibattito parlamentare. Per i vescovi il Codice civile non
è uno strumento giuridico neutro poiché "quando stabilisce obblighi e diritti (delle
persone e delle istituzioni), lo fa esprimendo dottrine e correnti di pensiero che
poi incideranno nella vita degli argentini". D'altra parte i presuli dichiarano il
loro sostegno ad ogni aggiornamento del Codice, ma sottolineano che occorre tenere
presente "la ricchezza delle nostre tradizioni giuridiche e costituzionali così come
i valori e i principi che fanno parte della nostra vita e della nostra identità”.
In questo contesto la dichiarazione rileva, come prima necessità di fronte all'annunciata
riforma, di "riconoscere la vita umana dal concepimento" e dunque di dare ad essa
"la necessaria protezione giuridica" fino al suo termine naturale. Poi i vescovi sottolineano
il valore "della famiglia fondata sul matrimonio in quanto relazione stabile fra un
uomo e una donna e come ambito primo dell'educazione dei figli". Per i presuli la
famiglia "garanzia per la società" è una ricchezza che ha radici nel profondo dell'anima
del popolo argentino e questa realtà non può essere stravolta col pretesto dell’aggiornamento
a tutti costi. Il documento si sofferma ampiamente sui diritti del bambino: rispetto
della sua vita e della sua identità e dei suoi diritti di filiazione (un padre e una
madre). "Nella cornice della 103.ma Assemblea plenaria la Conferenza episcopale argentina,
in quanto Chiesa impegnata con la vita, proponiamo queste riflessioni" - conclude
il comunicato dei vescovi - con l'intenzione di "contribuire alla migliore riforma
possibile del Codice civile, in particolare, su questione importanti" allo scopo "di
garantire la vita concepita, il valore del matrimonio e della famiglia e i diritti
del bambino". (L.B.)