2012-04-28 13:42:35

Vescovi argentini: il Codice civile protegga vita nascente, matrimonio, famiglia e diritti del bambino


Al termine della 103.ma Assemblea plenaria, i vescovi argentini hanno pubblicato ieri un'articolata dichiarazione sull'annunciata, riforma del Codice Civile offrendo al tempo stesso un breve riassunto delle loro principali "riflessioni e contributi". I presuli ritengono che questa riforma si colloca in un "momento di particolare rilevanza politica" del Paese e ricordano - "ragion per cui non possono tacere" scrivono - che il "Codice civile, in quanto cornice giuridica di base, regola la vita degli uomini e dei suoi rapporti nella società, sin dall'inizio della vita. La sua riforma ci impegna e dunque non possiamo restare indifferenti ne tantomeno essere spettatori di decisioni che coinvolgono tutti e che esigono una riflessione matura e un'ampia partecipazione federale. Di fronte a temi di tanta trascendenza non esistono le urgenze", è il monito dei presuli in risposta alla richiesta di procedure rapide per evitare che la riforma si possa inaridire nel dibattito parlamentare. Per i vescovi il Codice civile non è uno strumento giuridico neutro poiché "quando stabilisce obblighi e diritti (delle persone e delle istituzioni), lo fa esprimendo dottrine e correnti di pensiero che poi incideranno nella vita degli argentini". D'altra parte i presuli dichiarano il loro sostegno ad ogni aggiornamento del Codice, ma sottolineano che occorre tenere presente "la ricchezza delle nostre tradizioni giuridiche e costituzionali così come i valori e i principi che fanno parte della nostra vita e della nostra identità”. In questo contesto la dichiarazione rileva, come prima necessità di fronte all'annunciata riforma, di "riconoscere la vita umana dal concepimento" e dunque di dare ad essa "la necessaria protezione giuridica" fino al suo termine naturale. Poi i vescovi sottolineano il valore "della famiglia fondata sul matrimonio in quanto relazione stabile fra un uomo e una donna e come ambito primo dell'educazione dei figli". Per i presuli la famiglia "garanzia per la società" è una ricchezza che ha radici nel profondo dell'anima del popolo argentino e questa realtà non può essere stravolta col pretesto dell’aggiornamento a tutti costi. Il documento si sofferma ampiamente sui diritti del bambino: rispetto della sua vita e della sua identità e dei suoi diritti di filiazione (un padre e una madre). "Nella cornice della 103.ma Assemblea plenaria la Conferenza episcopale argentina, in quanto Chiesa impegnata con la vita, proponiamo queste riflessioni" - conclude il comunicato dei vescovi - con l'intenzione di "contribuire alla migliore riforma possibile del Codice civile, in particolare, su questione importanti" allo scopo "di garantire la vita concepita, il valore del matrimonio e della famiglia e i diritti del bambino". (L.B.)







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