Sierra Leone: la Chiesa plaude per la condanna a Charles Taylor
Giustizia è fatta: così padre Gerardo Caglioni, missionario saveriano con una lunga
esperienza in Africa, commenta all'agenzia Fides la condanna per favoreggiamento e
sostegno ai crimini di guerra commessi in Sierra Leone durante la guerra civile terminata
nel 2002, inflitta ieri all’ex capo di Stato liberiano Charles Taylor. L’ex presidente
è stato riconosciuto colpevole per tutti e 11 i capi d’accusa attribuitigli, tra i
quali atti di terrorismo, omicidio, violenza, stupro, schiavitù sessuale, oltraggio
alla dignità, reclutamento di minori e razzie. Taylor utilizzò anche i famosi “diamanti
di sangue” sierraleonesi per finanziare la guerra, immettendoli sul mercato dalla
Liberia e spacciandoli per liberiani; inoltre al suo governo faceva capo la rete di
trafficanti d’armi che riforniva i ribelli della Sierra Leone. “Giustizia andrebbe
fatta anche in un altro senso – afferma padre Caglioni riferendosi alle Compagnie
straniere che attraverso l’intermediazione di Taylor hanno commercializzato i diamanti
insanguinati – senza la collaborazione di queste società la guerra in Sierra Leone
non sarebbe avvenuta”. (R.B.)