Serie di attentati in Ucraina. 1 morto e 29 feriti
Allarme in Ucraina. E' di 1 un morto e 29 feriti, tra questi 9 bambini, il bilancio
provvisorio di una serie di esplosioni avvenute oggi nella città orientale di Dnipropetrovsk.
Il presidente Janukovich parla di “sfida al paese”, sede dei prossimi Europei di calcio.
Per l’opposizione invece dietro gli attacchi ci sarebbe proprio il governo intenzionato
a distogliere l’attenzione dall'aggressione in carcere subita e denunciata dall'ex
premier Iulia Timoshenko. Nel Paese divampa la protesta antigovernativa: occupato
per ilquarto giorno consecutivo il Parlamento, mentre in migliaia sono scesi in piazza
nella capitale. Preoccupazione per gli attacchi viene espressa dall’Ue che nelle ultime
ore ha chiesto alla Uefa di non chiudere gli occhi, in occasione degli Europei,
sul mancato rispetto dei diritti umani da parte di Kiev. Giuseppe D’Amato:
Quattro esplosioni
in sequenza hanno sconvolto intorno a mezzogiorno locale la tranquilla città di Dnipropetrovsk.
Gli ordigni, secondo le prime indagini, sarebbero stati piazzati all’interno dei cestini
della spazzatura. Circa una trentina sono i feriti. “Questa è una sfida a tutti noi
ed al Paese”, ha immediatamente dichiarato il presidente ucraino Viktor Janukovich.
A giugno l’ex repubblica sovietica ospiterà insieme alla Polonia i campionati Europei
di calcio. Stando ai programmi, in alcuni alberghi di Dnipropetrovsk dovrebbero risiedere
gruppi di turisti stranieri, prima delle partite a Donetsk e a Kharkov. La città,
che ha dato i natali ad importanti politici ucraini tra cui l’ex presidente Kuchma
e l’ex premier Timoshenko, oggi detenuta in galera. L’Unione europea ha chiesto per
lei cure all’estero e, qualche giorno fa, il presidente tedesco Gauck ha cancellato
una visita nel Paese slavo.
Dunque la serie di attacchi nell’est dell’Ucraina
rappresenta una sfida al paese sede dei prossimi Europei di calcio, come sostiene
il governo filorusso di Ianukovich, o è invece un tentativo dell’esecutivo di Kiev
di oscurare le proteste dell’opposizione? Paolo Ondarza lo ha chiesto a Fulvio
Scaglione, vicedirettore di Famiglia Cristiana ed esperto dell’area ex sovietica:
R. – Nell’assenza
di indizi, tutte le ipotesi diventano valide. Può aver ragione l’opposizione e può
aver ragione il governo, perché comunque non bisogna dimenticare che Dnipropetrovsk
è nella zona est dell’Ucraina: è una zona di miniere dove la popolazione che parla
russo, ha origini russe e che ha votato per questo governo filorusso è molto più fitta
che ad ovest. Bisogna ricordare, tra l’altro, che nel novembre dello scorso anno a
Dnipropetrovsk ci fu un’esplosione, dove rimase ucciso un business man e non si è
mai capito se era una questione di criminalità, o un primo segnale di attività terroristica.
E’ veramente difficile capire. Ha certamente ragione Janukovich quando dice che questa
serie di esplosione pone una durissima sfida al Paese, che è alla vigilia degli Europei
di calcio. Alla vigilia, cioè, di un appuntamento che metterà l’Ucraina sotto gli
occhi del mondo.
D. – E sotto gli occhi del mondo l’Ucraina c’è finita anche
in questi giorni, quando l’ex premier, Iulia Timoshenko, ha denunciato di essere stata
aggredita in carcere ed ha iniziato uno sciopero della fame. Sciopero al quale è seguita
una serie di proteste, da parte dell’opposizione. I prossimi Europei di calcio potranno
essere l’occasione per testare il rispetto dei diritti umani, in questo Paese…
R.
– Non credo che con gli Europei di calcio – e, quindi, con l’attenzione mediatica
che ne seguirà – la politica sui diritti da parte del governo potrà cambiare moltissimo.
A Janukovich che l’Occidente – e l’Europa in particolare – protesti non importerà
molto.