2012-04-27 14:20:43

Pakistan: raccolta di firme in tutto il Paese per fermare la violenza religiosa


Sta attraversando tutto il Pakistan la campagna “Stop all’intolleranza e alla violenza religiosa”, avviata da movimenti e gruppi uniti nella rete “Cittadini per la democrazia”. Come riferisce l’agenzia Fides, a raccogliere le firme ci sono attivisti cristiani, indù, musulmani sciiti e sunniti, nonché membri di altre comunità religiose. Nel Paese, le minoranze continuano a essere vittime di attentati terroristici e negli ultimi mesi più voci si sono levate per denunciare il tentativo di “pulizia etnica” perpetrato ai loro danni. Nell’appello al governo si chiede di fermare “il fanatismo religioso e l’uso politico della religione, che minano le basi della civile e pacifica convivenza”. “È giunto il momento che i pakistani si uniscano e facciano sentire la voce collettiva contro questa tendenza, prima che sia troppo tardi”, si legge ancora nell’appello diffuso per sensibilizzare l’opinione pubblica. “La società del Pakistan sta lottando per trovare la sua direzione - commenta padre Bonnie Mendes, ex direttore per l’Asia di Caritas Internationalis - la nostra sfida di cristiani è quella di credere nel dialogo, di collaborare con i musulmani moderati e con tutti gli uomini di buona volontà, per fermare la violenza”. In un Paese in cui “lo spazio per la libera pratica della religione si sta restringendo”, la speranza “viene dai cittadini comuni che non vogliono odio, intolleranza e conflitto”, sottolinea con forza padre Mendes. (G.M.)







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