2012-04-27 17:30:24

Alla scoperta di Frederick Delius, musicista europeo


Il 1862, oltre ad essere lo storico anno di nascita di Claude Debussy, ricorda anche un altro compositore, forse meno dirompente ma sicuramente intenso, coinvolgente ed originale: Frederick Theodore Albert Delius. Ecco perché i programmi musicali dedicano cinque puntate al compositore (curati da Cesare Marinacci per Focus on: dal 1° maggio come al solito alle 16.30 sul primo canale e alle 21 sul quinto). Nato in Inghilterra da genitori di origine germanica, ‘Fritz’ ebbe una educazione musicale policroma fin da giovanissimo, se è vero anche che la sua casa era abitualmente frequentata da figure come Joseph Joachim e Carlo Alfredo Piatti; nel 1884 si trasferì in Florida per seguire, senza grande successo, le proprietà terriere di famiglia componendo nel frattempo pagine di originale apprendistato come la Florida suite; dopo un periodo di studio accademico a Lipsia, ove conobbe i massimi maestri europei e riscosse la sincera ammirazione di Grieg e Sinding, intraprese una feconda attività artistica a Parigi, in quella spumeggiante Francia ‘fin de siecle’che divenne una sua seconda patria e dove incontrò anche la pittrice Jelka Rosen con la quale si unì in matrimonio stabilendosi a Grez-sur-Loing. A questi anni risalgono brani come Paris: The Song of a Great City ed il Piano Concerto, mentre tra le opere del periodo medio, situabile negli anni 1900-1906 appaiono capolavori come A village Romeo and Juliet, A Mass of life e Songs of sunset. Agli anni della maturità appartengono invece pagine intense come A song before sunrise, il Violin concerto e In a Summer Garden. Dal 1918 Delius cominciò ad accusare le complicazioni di una sifilide che lo costrinsero ad una progressiva paralisi e cecità. Nonostante questo continuò a comporre, aiutato nella trascrizione dal giovane musicista Eric Fenby, autore anche della periodizzazione proposta, fino alla scomparsa nel 1934. La nostalgia di un mondo ormai solo immaginato traspare negli ultimi lavori come Songs of Farewell e Song of Summer. Le numerose composizioni di Delius hanno conosciuto una importante valorizzazione a partire dal 1907 per opera del direttore ed impresario Thomas Beecham suo fervente ammiratore e tuttavia ancora oggi, nonostante la loro indubbia fascinosa comunicativa, restano di raro ascolto. Nel suo percorso eterogeneo Delius e' influenzato sia dalla musica afroamericana sia da quella tardoromantica ed impressionista; egli tuttavia conserva una grande coerenza stilistica e le peculiarità di un sound perfettamente inglese, fatto di densità, morbidezza ed eleganza timbrica che ben si realizza in particolare nei brani di ispirazione naturalistica e programmatica che lo avvicinano anche all’idioma di Edward Grieg di cui fu amico. Autore seducente di opere in prevalenza sinfoniche e di miniature liriche, si caratterizza per un distintivo uso del cromatismo armonico, dallo ‘charme’ wagneriano, e per un languore espressivo pervaso di estatica e nostalgica ispirazione.








All the contents on this site are copyrighted ©.