Nunnari, "i laici cattolici rinnovino la politica"
"Oggi la gente
si allontana sempre più dalla politica mentre galoppa l'antipolitica che è protesta
e non proposta. Per questo i laici cristiani sono chiamati più che mai a rinnovare
la politica". E' l'appello di mons. Salvatore Nunnari, arcivescovo di Cosenza-Bisignano,
che già nel gennaio scorso aveva scritto una 'Lettera ai politici'. "Oggi - afferma
il presule ai nostri microfoni - per immettere nuova linfa nel tessuto sociale, servono
laici onesti, trasparenti e soprattutto competenti che sappiano vivere la politica
come vocazione personale". Secondo Nunnari è positivo che non ci sia più il partito
dei cattolici, ma i cattolici dovrebbero stare nei rispettivi partiti come coscienza
critica, dando il respiro del Vangelo ai diversi programmi. Dovrebbero essere i cattolici
a far riscoprire il senso vero del far politica, illuminandolo con la luce del Vangelo
e della dottrina sociale della Chiesa". "Quando Giovanni Paolo II venne a Palermo
nel 1995 - ricorda - lanciò un appello per scongiurare la diaspora culturale dei cattolici
in politica. Purtroppo oggi dobbiamo registrare una grave assenza culturale dei cattolici
nel mondo politico". Il vescovo critica anche chi impedisce l'ingresso dei giovani
nell'agone politico. "Vediamo con molta tristezza che appena i nostri giovani si affacciano
al mondo della politica - spiega Nunnari - non trovano porte aperte. C'è chi con loro
si comporta da feudatario e non da uomo delle istituzioni. Eppure chi meglio dei
giovani potrebbe portare alla politica una ventata di aria nuova?". Per quanto
riguarda le politiche per il Mezzogiorno secondo il presule:"con la crisi della Lega
appare sempre più chiaro che la politica verso il Sud è stata fatta di tante promesse
e tradimenti e che non è stata rispettata la sua vocazione territoriale al turismo
e all'agricoltura". "Non sempre la nostra classe politica è attenta ai problemi del
Meridione che eppure sono evidenti. Alla fine si arriva solo a spartizioni in cui
il Sud viene sempre di più penalizzato". Per quanto riguarda l'educazione dei giovani
alla politica Nunnari pensa che la Chiesa dovrebbe fare un esame di coscienza. "Il
tentativo sincero delle scuole di formazione politica non è andato avanti. La nostra
Chiesa dovrebbe essere più attenta a questa formazione, sin dal catechismo, aiutando
i cristiani a sentire la responsabilità di un servzio che è affidato a tutti i laici,
anche agli elettori". "Certo è che questa legge elettorale non ci aiuta, obbligandoci
a votare nomi che altri hanno deciso per noi". L'arcivescovo Nunnari sottolinea
infine positivamente la prossima beatificazione di Giuseppe Toniolo. "Avere dei santi
significa sentirli modelli di vita. Se la Chiesa ci propone Toniolo beato e perché
noi cristiani guardiamo a lui come modello di un impegno politico per gli altri, soprattutto
per gli ultimi, perché se partiamo degli ultimi anche i primi saranno serviti. Toniolo
diventi un modello per la sua passione per l'uomo, lui che aveva la passione di Dio".
(a cura di Fabio Colagrande)