2012-04-26 14:25:28

Malaria: segnale positivo dall’India, ma in Congo aumentano i casi


In 36 villaggi dello Stato indiano di Jharkhand è diminuito il tasso di mortalità legato alla malaria. Il risultato, come riporta l'agenzia Fides, grazie a un’opera capillare di prevenzione e cura portata avanti dalla “Dumka social and educational society”, partner locale dell’organizzazione cattolica spagnola Manos Unidas. All’indomani della Giornata mondiale contro la pandemia, terza causa di mortalità tra i bambini sotto i cinque anni dopo polmonite e diarrea acuta, uno spiraglio di speranza arriva dal progetto triennale del quale hanno potuto beneficiare oltre 15mila persone, in particolare delle tribù Santal e dei primitivi Malto Paharias. Il programma di controllo della malaria, già sperimentato con successo in altre comunità indiane, ha visto sul campo animatori e assistenti sanitari che, anche attraverso conferenze e incontri, hanno dimostrato l’importanza della diagnosi precoce nel trattamento della malattia. L’organizzazione si è inoltre impegnata appieno in campagne per la presa di coscienza della popolazione, delle donne soprattutto, riunite in gruppi di autosostegno. Nonostante questo dato positivo, e quello che arriva dall’Organizzazione Mondiale della Sanità che parla di un calo del 17% dell’incidenza della malaria nel mondo a partire dal 2000, nella Repubblica Democratica del Congo continuano ad aumentare i casi. Dal 2009, nella metà del Paese, il numero di persone curate grazie ai progetti di Medici Senza Frontiere è aumentato del 250%. Una malattia che ogni anno uccide circa 300 mila bambini e che sta travolgendo i sistemi di cura e di prevenzione esistenti. Nel Paese mancano farmaci adeguati e forniture mediche e, laddove ci sono, spesso risultano obsoleti. In alcune province, ad aggravare la situazione, i nuovi scontri che impediscono alle persone di accedere all’assistenza sanitaria. Nonostante gli interventi da parte di Medici Senza Frontiere (85mila le persone trattate nel 2012), la situazione resta allarmante. (G.M.)







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