Il cardinale Scola: ripensare il bene comune come bene sociale
"Più sociale nel social": è il tema della tavola rotonda, tenutasi oggi a Milano,
che ha visto, tra gli altri, l'intervento del cardinale arcivescovo di Milano, Angelo
Scola, e del ministro italiano del Lavoro e delle Politiche sociali, Elsa Fornero,
in videoconferenza. Ha seguito l'evento per noi, Fabio Brenna:
Ripensare
il bene comune come bene sociale dell’essere insieme. E’ la chiave di lettura che
il cardinale Scola propone all’incontro fra gli operatori del sociale e la comunicazione
per trovare nuovi strumenti attraverso i quali stimolare all’azione, operando per
il bene comune. L’arcivescovo ricorda la struttura “architettonica” proposta da Benedetto
XVI per la vita sociale. Quattro principi: dignità umana, solidarietà, sussidiarietà
e bene comune, dove la dignità umana si pone all’intersezione dell’asse orizzontale
fra solidarietà e sussidiarietà, ed un asse verticale che rappresenta il bene comune.
Si sarebbe tentati oggi di individuare un bene comune come minimo comune denominatore
fra le diverse sensibilità culturali; si tratta invece, secondo il cardinale Scola,
di andare ben oltre verso un comune impegno collaborativo:
Ecco la strada
per riformulare in maniera non retorica il concetto di bene comune: partire dal bene
pratico dell’essere insieme e sceglierlo e costruirlo anche giuridicamente come la
base del bene comune.
Il Terzo settore, in questo quadro di crescente
disimpegno dello Stato, non può fare da parafulmine e sobbarcarsi funzioni semplicemente
abbandonate dal pubblico:
Se una risposta statalista pervasiva, oltre a
non suscitare alcun fascino, non risulta praticabile per ragioni finanziarie, il ritorno
ad un liberalismo minimalista, nel quale lo Stato si spogliasse semplicemente dei
suoi compiti, perché non è in grado di perseguirli in proprio, non aprirebbe spazi
creativi per la società civile, si allargherebbe semplicemente la forbice, tra chi
si trova in condizioni di bisogno e chi riesce in proprio a far fronte alla crisi.
Nel
suo intervento in videoconferenza da Roma, il ministro del Welfare Elsa Fornero ha
identificato, da parte sua, il concetto di bene comune nel tema del lavoro, visto
non solo nell’accezione di mezzo per procurarsi il sostentamento. Il ministro ha detto
che intenzione del governo è di porre anche il tema della formazione continua come
mezzo per salvaguardare il lavoro come idea condivisa di bene comune.