"Le culture e le etiche”: questo il tema dell’incontro che si è svolto ieri sera a
Roma presso l’Accademia Alfonsiana. Il seminario, promosso dai Missionari Redentoristi,
è stato organizzato in preparazione all'iniziativa "Piazza Vittorio incontra. La questione
di Dio oggi. Le culture dal mondo a Roma", che si svolgerà dal 17 al 20 maggio 2012
nella multietnica Piazza Vittorio Emanuele II, e che andrà a coinvolgere le diverse
etnie che vi abitano. Ma sul tema della serata, ascoltiamo padre Martin McKeever,
preside dell’Accademia Alfonsiana al microfono di Marina Tomarro:
R. – Credo che
la prima cosa da capire sia il termine “cultura” e credo che per un modo adeguato
di capire la cultura, bisogna allargare il concetto e qui diviene molto interessante
il rapporto con l’etica, perché la stessa cosa si potrebbe dire sul termine “etica”.
Si tende a pensare all’etica come ad un piccolo campo, quando per esempio c’è un caso
di corruzione: questo è vero, ma non soltanto quando ci sono casi di corruzione, perché
l’etica fa parte della vita, come fa parte della vita la cultura. Questi due termini
intesi in modo adeguato si intrecciano in modo molto profondo.
D. – In che
modo oggi l’etica cristiana si va ad inserire proprio nelle culture del mondo?
R.
– In modi diversissimi. Questa è la missione e non solo oggi: se c’è la Chiesa in
tantissimi Paesi e in tanti continenti, questo è perché i cristiani ci sono andati
e si sono inseriti in altre culture. La fede cristiana non è una cultura che si sostituisce
alla cultura locale, ma è un messaggio liberatorio che bisogna predicare alla cultura
e trasformare nelle culture le cose attuali. Questo succede da sempre ed oggi la situazione
attuale è molto complicata soprattutto per motivi politici, dove l’idea stessa della
missione non è sempre accettabile da parte di alcune forze politiche. Questo rende
la missione e la vita stessa dei missionari abbastanza complicata e a volte anche
rischiosa.
D. – Questo incontro, in qualche modo, ci prepara a quelli che
saranno gli incontri di Piazza Vittorio. La cultura e l’etica cristiana possono essere
collante con le altre culture?
R. – Credo assolutamente di sì. Questo non è
una novità. Sin dal Vaticano II la Chiesa è molto convinta del proprio ruolo nel facilitare
la comunicazione, in primis, tra la Chiese cristiane e a livello mondiale con tutti
i problemi sia etnici che di fondamentalismi religiosi. E’ importantissimo che la
Chiesa tutta entri in dialogo con la gente di queste altre religioni e di queste altre
culture.