I vescovi portoghesi agli imprenditori cristiani: siate lievito nella società
Agire come "lievito" della società attraverso la promozione di politiche socio-economiche
più eque e sostenibili. Questo l’invito rivolto agli imprenditori cristiani dal vice-presidente
della Conferenza episcopale portoghese (Cep), mons. Manuel Clemente, per uscire dall’attuale
crisi economica. "Un dirigente, chiunque esso sia, è soprattutto una coscienza, nel
senso che è una persona responsabile ed è quindi portatrice del sistema di valori
in cui crede", ha affermato il presule intervenendo a un incontro a Lisbona dell’Acege,
l’associazione che riunisce gli imprenditori e dirigenti cristiani portoghesi. L’incontro,
a cui hanno partecipato una cinquantina di imprenditori, ha concluso un ciclo di conferenze
dedicato al tema “Portogallo tra realtà e speranza”. Secondo il vescovo di Oporto
– riporta l’agenzia Ecclesia - l’associazione ha cose molto importanti da dire per
evitare che le attuali difficoltà economiche schiaccino ulteriormente le persone e
le famiglie. Di conseguenza - ha detto - i suoi membri sono chiamati a basarsi fermamente
su "criteri evangelici" per dare "legittimità" al proprio operato. Tra questi, mons.
Clemente ha ricordato alcuni punti fermi della Dottrina sociale della Chiesa: la difesa
della "dignità umana", il “bene comune", la difesa del principio di "sussidiarietà"
e la pratica della solidarietà. Secondo il presule esistono ancora molte "zone d'ombra"
nell’agire sociale che devono essere “illuminate” dai cristiani, sapendo che in
questo difficile momento la società è più ricettiva al messaggio di Cristo. Il presidente
della Acege, António Pinto Leite, ha espresso, da parte sua, l’impegno degli imprenditori
cristiani portoghesi ad affrontare l’attuale congiuntura e ad essere allo stesso tempo
"competitivi" e "sostenibili", restando fedeli ai valori in cui credono. Egli ha quindi
chiesto la collaborazione di tutte le istituzioni, Chiesa e Stato, perché l’austerità
non peggiori ulteriormente la crisi in Portogallo. Di un modello diverso di economia
e di sviluppo si parlerà al convegno “L’amore come criterio di gestione” organizzato
dalla stessa Acege il 1° e il 2 giugno prossimo all’Università cattolica di Lisbona.
(L.Z.)